Decreto Sicurezza inasprito | Scopri cosa cambia per occupazioni e proteste!

Nuovo Decreto Sicurezza: Pene più Severe contro Occupazioni Abusive e Blocchi Stradali

ROMA – La recente approvazione del decreto sicurezza da parte del Senato introduce modifiche significative nel panorama legislativo italiano, con un focus particolare su occupazioni abusive, blocchi stradali e sicurezza pubblica. Con 39 articoli, questo provvedimento agisce su 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti, in risposta alle richieste di maggiore rigore nella gestione della sicurezza nazionale.

Un giro di vite su occupazioni e proteste

Tra le novità più significative, spiccano le pene più severe per chi occupa abusivamente gli immobili. Gli atti di occupazione di abitazioni, in particolare, possono comportare una reclusione da due a sette anni. Inoltre, è previsto che le occupazioni commesse contro persone vulnerabili o su immobili pubblici possano essere perseguite d’ufficio, accelerando i procedimenti di sgombero.

Ma non finisce qui: la cosiddetta “norma anti-Gandhi” introdotto nel decreto prevede che il blocco stradale o ferroviario diventa reato punibile con pene che vanno da un mese di reclusione fino a due anni se perpetrato da più persone. Tale norma ha sollevato già polemiche, in particolare per il suo impatto su chi si mobilita pacificamente.

Maggiore protezione per le forze dell’ordine

Il decreto prevede anche nuove tutele per le forze dell’ordine, introducendo circostanze aggravanti per le violenze commesse contro agenti di polizia. Con misure che includono l’uso di bodycam per registrare le attività operative, il governo punta a garantire una maggiore sicurezza sia per gli agenti che per i cittadini.

Ci sono anche aggiornamenti significativi nella lotta contro il terrorismo. La reclusione da due a sei anni è prevista per chi detiene materiale con finalità terroristiche o diffonde informazioni per condurre atti violenti, un chiaro segnale che l’Italia intende combattere con fermezza la criminalità organizzata.

Normative ampliate nel settore antimafia

In ambito antimafia, le verifiche si estendono anche alle imprese legate al “contratto di rete”, rendendo più rigoroso il controllo delle attività economiche. Misure specifiche sono state implementate per garantire che solo gli imprenditori che interrompono rapporti con soggetti discutibili possano ricevere benefici legati a misure interdittive antimafia.

Sanzioni per atti di vandalismo e usura

Anche le misure contro il vandalismo hanno subito un inasprimento. Le pene per la deturpazione di beni pubblici sono aumentate, con una reclusione fino a tre anni in caso di recidiva. In aggiunta, si introduce la figura di un ‘tutor’ per le vittime di usura, pensata per supportarle nella gestione dei mutui e favorire il loro reinserimento nel circuito economico legale.

Conclusioni

Il nuovo decreto sicurezza segna un cambiamento significativo nel modo in cui l’Italia intende affrontare reati contro la sicurezza pubblica. Con una serie di pene rafforzate e misure proattive, il governo mira a garantire la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine, affrontando in modo diretto problematiche come occupazioni abusive, blocchi stradali e atti di violenza. Resta da vedere come queste normative verranno implementate e ricevute dalla popolazione.