Chiara Poggi, i genitori sbottano in tv | Gli insulti alla sua memoria superano il limite!

Garlasco, il grido dei genitori di Chiara Poggi: “Basta infangare la sua memoria”

ROMA – Dopo l’ennesima ondata di insinuazioni che hanno colpito la memoria di Chiara Poggi, i genitori della giovane, vittima di un tragico delitto avvenuto 18 anni fa, hanno deciso di rompere il silenzio, rivolgendo un accorato appello alla stampa e ai media durante un’intervista televisiva.

“Siamo disgustati dalle affermazioni che sono state fatte in questi giorni”, ha affermato la madre di Chiara, visibilmente emozionata. Le parole del genitore si sono trasformate in un forte atto di accusa contro le ricostruzioni che continuano a circolare nei talk show. “Si continua a infangare la memoria di nostra figlia, è veramente disgustoso”, ha continuato, sottolineando l’enorme dolore che tale situazione infligge a una famiglia già segnata dalla tragedia.

La madre di Chiara ha descritto la figlia come una ragazza “pulita e semplice, senza misteri o segreti”. “Non aveva due telefoni”, ha specificato, enfatizzando l’assenza di fondamento nelle affermazioni che circolano. Questo intervento toccante ha messo in luce non solo il desiderio di difendere l’immagine di Chiara, ma anche la frustrazione e l’amarezza di dover affrontare nuovamente le insinuazioni, anni dopo il suo tragico destino.

“Adesso è giunto il momento di dire basta”, ha ribadito la madre, facendo eco alla loro intenzione di valutare ulteriori azioni legali. “La verità sulla morte di nostra figlia è quella sancita dalla Cassazione nel 2015”, ha sottolineato, tagliando corto a possibili altre interpretazioni del caso.

La famiglia ha espresso anche una preoccupazione specifica per le attenzioni mediatiche rivolte al fratello di Chiara, Marco. “È meglio che stia fuori”, hanno affermato, definendo tali interessamenti come “solo gossip” e una “curiosità morbosa” che non tiene conto del dolore della famiglia.

In conclusione, il messaggio è chiaro: “La nostra figlia non meritava tutto questo fango, davvero non lo meritava.” Un appello forte e vibrante, che ci ricorda l’importanza di rispettare la memoria di chi non c’è più e di riflettere sulle responsabilità della comunicazione contemporanea.