Milioni di russi contro Putin | La verità che nessuno vuole sentire!

BRUXELLES – Milioni di russi si uniscono contro il regime di Putin. È questo il messaggio potente lanciato da Yulia Navalnaya, vedova del noto oppositore Aleksej Navalny, durante il suo intervento al Parlamento europeo. La dissidente ha affrontato il tema del conflitto in corso e ha incitato alla mobilitazione per rovesciare il regime che da decenni reprime la libertà e i diritti del popolo russo.

Durante la riunione della Commissione affari esteri del Parlamento, Navalnaya ha dichiarato: "Questo dialogo avrebbe dovuto cominciare tempo fa, ma è meglio tardi che mai." Le sue parole riflettono un senso di urgenza e determinazione: "Da 25 anni Vladimir Putin reprime il suo popolo: uccide e tortura i giornalisti, invade altri paesi e minaccia il mondo di attacchi nucleari. Eppure, non siamo riusciti a fermarlo."

Con una retorica appassionata, Navalnaya ha chiesto maggiore unità nel sostenere la società civile russa: "È necessario fare molto di più," ha affermato, sottolineando l’importanza di unire le forze contro l’oppressione. La sua conferenza si è svolta in un momento in cui le tensioni geopolitiche sono alle stelle, con recenti comunicazioni tra Putin e leader mondiali, incluso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in tentativo di negoziare una tregua in Ucraina.

In questo scenario teso, Navalnaya ha evocato il passato, ricordando come "trent’anni fa milioni di persone riuscirono a rovesciare la dittatura comunista." La sua convinzione che la storia possa ripetersi in Russia è un invito all’azione diretta verso l’Unione Europea, che deve comprendere profondamente il contesto della lotta russa.

Altri esponenti dell’opposizione presenti, come Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin, hanno aggiunto voci potenti al dibattito. Kara-Murza ha definito Putin non un presidente, ma un "usurpatore," evidenziando la mancanza di riconoscimento internazionale delle elezioni russe come legittime dal 2000. Dall’altra parte, Yashin ha emesso un avvertimento forte e chiaro: "È una vergogna essere putinisti nel 2025. Se volete aiutare la democrazia nel nostro Paese, salvate l’Ucraina da Putin."

A chiudere l’incontro è stata la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che ha commemorato il anniversario di nascita di Navalny, sottolineando come "ieri sarebbe dovuto essere in strada per combattere per la democrazia." I suoi ringraziamenti a Yulia Navalnaya evidenziano un messaggio di sostegno e solidarietà critica da parte dell’Eurocamera.

Questo evento ha riacceso il dibattito sulla necessità di un’azione collettiva a sostegno dei diritti umani e della democrazia in Russia, un tema che continuerà a essere cruciale nei prossimi mesi.