
Sparatoria in una scuola di Graz: una tragedia inaspettata
ROMA – Oggi, 10 giugno 2025, il drammatico bilancio di una sparatoria in una scuola di Graz ha scioccato il paese. Nove persone hanno perso la vita, tra cui sette studenti e un adulto, insieme al presunto aggressore. A confermare la notizia è stato il sindaco della città, Elke Kahr, attraverso l’emittente pubblica ORF.
Le prime informazioni indicano che l’attacco si è verificato all’interno del Borg, un istituto universitario situato in Dreierschützengasse. Il quotidiano Kronen Zeitung ha descritto la situazione negli ospedali di Graz come “al collasso”, con pronto soccorso e sala traumatologica oberati da un numero crescente di feriti gravi.
Il momento dell’attacco
La sparatoria è iniziata attorno alle 10:00 e ha visto l’intervento immediato della polizia locale, supportata dall’unità speciale Eko-Cobra. Secondo le testimonianze, uno studente ha iniziato a sparare all’impazzata, costringendo docenti e studenti a barricarci nelle aule per proteggersi. Il presunto attentatore è stato trovato senza vita in uno dei bagni della scuola, e si ipotizza che si sia suicidato. Come riportato, il giovane si considerava una vittima di bullismo, un dettame che potrebbe aver influito sul suo gesto estremo.
Interventi e sicurezza
Dopo circa un’ora e mezza di operazioni, la polizia ha comunicato che la scuola era stata evacuata e che tutti gli studenti e il personale erano stati portati in un punto di raccolta sicuro. Le autorità hanno ribadito che non vi erano ulteriori pericoli e che si sospetta l’esistenza di un solo assalitore.
Il ministro degli Interni, Gerhard Karner, si è recato sul luogo per seguire gli sviluppi dell’emergenza. Inoltre, è stato attivato un supporto psicologico per gli studenti e i genitori, assistiti da una squadra di intervento in caso di crisi.
Una riflessione necessaria
Questa tragedia rappresenta un doloroso risveglio per la comunità austriaca, già provata da eventi di violenza simili. La questione del bullismo e della salute mentale tra gli adolescenti solleva interrogativi cruciali sulla prevenzione di tali atti estremi. Le autorità locali e nazionali sono ora chiamate a riflettere su come garantire un futuro più sicuro per i giovani e a prendere misure decisive per affrontare il problema del bullismo nelle scuole.
In attesa di ulteriori aggiornamenti, il pensiero della nazione è rivolto alle vittime e alle loro famiglie in questo momento di profonda tristezza.