
Gaza, attesa per l’arrivo di Adam a Linate: il simbolo della sofferenza infantile
ROMA – Domani, all’aeroporto milanese di Linate, arriverĂ Adam, un bambino di 11 anni, unico sopravvissuto a un tragico bombardamento che ha strappato alla vita i suoi nove fratelli e il padre. Adam sarĂ trasportato all’ospedale Niguarda di Milano per ricevere cure a seguito delle fratture agli arti e delle lesioni ai nervi riportate.
L’assessore al welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, ha confermato la notizia, dichiarando che con Adam saranno accolti anche i familiari: la madre e altri membri della famiglia. Questo gesto di solidarietĂ si inserisce in un contesto di intensa umanitĂ , dove il piccolo Adam è diventato il simbolo di una crisi che continua a colpire la popolazione civile.
Bertolaso ha anche rivelato di aver avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale ha espresso l’intenzione di essere presente all’arrivo del bambino. “Abbiamo indicato la nostra disponibilitĂ ad accogliere Adam,” ha affermato Bertolaso, evidenziando come il caso di Adam rappresenti una drammatica vicenda che ha scosso l’opinione pubblica.
In compagnia di Adam, arriveranno anche due bambine: una dodicenne con gravi lesioni agli organi interni, che sarĂ trasferita d’urgenza al Papa Giovanni XXIII di Bergamo in eliambulanza, e una quindicenne che sarĂ ricoverata al Policlinico di Milano per diverse fratture e una seria lesione polmonare. “I bambini saranno accolti da personale sanitario specializzato,” ha aggiunto Bertolaso.
L’Agenzia Regionale per l’Emergenza e Urgenza (AREU) si occuperĂ del trasporto dei piccoli pazienti con ambulanze medicalizzate, insieme alle loro famiglie, che utilizzeranno pulmini per recarsi negli ospedali. Tra gli accompagnatori, saranno presenti anche mediatori culturali, per garantire una comunicazione fluida e il supporto necessario in un momento tanto delicato.
L’arrivo di Adam e delle altre bambine rappresenta non solo un atto di umanitĂ , ma anche una testimonianza della necessitĂ di sostegno e solidarietĂ in un contesto di crisi, invitando tutti a riflettere sulla sorte di tanti bambini innocenti coinvolti in conflitti che vanno oltre la loro comprensione. Con la speranza che il calore e la cura italiana possano portare un po’ di conforto a questi giovani cuori.
L’attenzione resta alta sulla situazione in Gaza e sull’impatto che eventi simili hanno sulle vite di migliaia di innocenti, riallacciando il legame tra umanitĂ e giustizia sociale in un mondo sempre piĂą lacerato da conflitti.