Giordania riapre il suo spazio aereo | Un attacco senza precedenti di Israele in Iran cambia le regole del gioco!

La Giordania riapre lo spazio aereo: tensioni crescenti tra Israele e Iran

14 Giugno 2025 – ROMA – La Giordania ha riaperto ufficialmente il proprio spazio aereo alle 7.30 ora locale, le 6.30 in Italia, dopo una chiusura temporanea avvenuta il giorno precedente a seguito dell’inizio dei bombardamenti di Israele contro l’Iran. Questa decisione è stata annunciata dalla commissione nazionale per l’aviazione giordana, segnalando un tentativo di normalizzazione in un contesto altamente volatile.

Un portavoce del governo di Amman, Mohammad al-Momani, aveva espresso chiaramente che la Giordania non avrebbe tollerato violazioni del proprio spazio aereo e si sarebbe opposta a diventare un “campo di battaglia di un conflitto”. Questa posizione riflette la volontà del regno hashimita di mantenere la neutralità in uno scenario di crescente tensione regionale.

Nel frattempo, i raid aerei israele continuano in Iran. Le forze armate di Tel Aviv hanno confermato l’avvio di bombardamenti mirati a "colpire obiettivi" e "rimuovere le minacce". Questi attacchi sono stati giustificati da Israele come necessari per garantire la propria sicurezza nazionale, ma rischiano di aggravare ulteriormente le già delicate relazioni tra Israele e Iran.

A seguito delle operazioni militari, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv rimane chiuso. Secondo alcune fonti del ministero dei Trasporti israeliano, lo scalo resterà interdetto ai voli in arrivo "fino a nuovo avviso". Questa chiusura sottolinea le preoccupazioni per la sicurezza che attanagliano la regione e pone interrogativi sull’impatto che queste tensioni potrebbero avere sul traffico aereo e sul commercio internazionale.

Con la ripresa delle operazioni aeree in Giordania e l’intensificarsi delle operazioni militari israeliane, la situazione in Medio Oriente continua a essere instabile. L’attenzione internazionale rimane alta, con molti osservatori che temono possibili escalation ed effetti a catena su altri paesi della regione.