
Sospetto di Massacro Politico in Minnesota: Un’Agenda Terrificante
ROMA – Un’agenda con settanta nomi e il piano di un possibile massacro politico. Questi sono i dettagli inquietanti che emergono dall’arresto di Vance Boelter, 57 anni, sospettato dell’omicidio della deputata statale Melissa Hortman e di suo marito Mark, nonché del ferimento del senatore John A. Hoffman e della moglie. L’attacco, perpetrato da un uomo che si è spacciato per poliziotto, ha lasciato la comunità in stato di shock.
Boelter è stato catturato dopo due giorni di intensa caccia all’uomo. Secondo le autorità, l’uomo avrebbe agito seguendo un piano premeditato. All’interno della sua auto, gli investigatori hanno scoperto un taccuino dettagliato che conteneva i nomi di decine di bersagli, tra cui politici, dirigenti civici e centri per i diritti riproduttivi. Molti dei nomi presenti nell’elenco appartenevano a figure del Partito Democratico.
Tra i nomi colpiti, la senatrice Tina Smith del Minnesota ha espresso la sua preoccupazione, rivelando che anche il suo nome era sul taccuino, insieme a quello di altre colleghe come Ilhan Omar, Kelly Morrison e Angie Craig. In risposta alla crescente minaccia, il senatore Charles Schumer ha dichiarato che Smith e l’altra senatrice del Minnesota, Amy Klobuchar, sono state poste sotto una protezione rafforzata.
Importante è anche la notizia che la lista includeva Keith Ellison, procuratore generale dello Stato, e sedi di Planned Parenthood. Questi dettagli confermano l’intento violento e ideologico dell’autore. Un funzionario federale ha confermato che gli inquirenti non escludono la possibilità di un attacco coordinato contro manifestazioni come quelle intitolate “No Kings”, che si sono svolte nel weekend in diverse città americane contro le politiche dell’ex presidente Donald Trump.
In un momento in cui l’ansia per la sicurezza aumenta, Planned Parenthood North Central States ha annunciato di aver implementato maggiori misure di sicurezza nei suoi centri. La CEO, Ruth Richardson, ha comunicato che “le nostre porte resteranno aperte”.
Questa tragica vicenda non solo riaccende il dibattito sulla violenza politica negli Stati Uniti, ma solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza dei funzionari pubblici e sulle tensioni sociali attuali. Gli sviluppi di questo caso potrebbero avere ripercussioni significative sulla scena politica americana nei prossimi giorni.