
Israele Bombarda l’Emittente di Stato Iraniana ‘Irib’: Attacco in Diretta
Roma, 16 Giugno 2025 – L’aeronautica israeliana ha effettuato un attacco aereo sulla sede centrale dell’emittente televisiva di stato iraniana Irib a Teheran, con il drammatico evento che è stato trasmesso in diretta. La conduttrice del telegiornale, Sahar Emami, è stata ripresa nel momento in cui lasciava lo studio per mettersi in salvo, avvertendo gli spettatori: “Ascoltate, quello che sentite è il rumore dell’aggressore. Eccolo, il rombo dell’aggressore che attacca la verità”.
L’Irib è considerata la principale rete televisiva in Iran, in quanto i canali stranieri sono vietati e gli iraniani ricorrono all’uso di parabole satellitari per accedere a media internazionali. Secondo Dorsa Jabari, corrispondente di Al Jazeera, “questo canale è il più seguito nel Paese”, sottolineando l’importanza dell’Irib come unico punto di riferimento informativo per molti cittadini.
Al Jazeera ha anche messo in evidenza che questo attacco rientra in una strategia di guerra più ampia da parte di Israele, che ha come obiettivo il silenziamento dei mezzi di comunicazione oppositori. L’emittente ha richiamato alla memoria precedenti attacchi contro altre testate, come il raid sull’emittente libanese Al-Manar, e ha citato i frequenti bombardamenti delle redazioni a Gaza.
Il contesto di violenza continua in Medio Oriente ha gravemente impattato anche il lavoro dei giornalisti. Oltre 200 professionisti dell’informazione hanno perso la vita a Gaza, in un clima di costante pericolo. Reporter senza frontiere e il Comitato per la protezione dei giornalisti hanno lanciato un accorato appello per chiedere che Israele autorizzi l’ingresso ai media internazionali nella Striscia di Gaza, che è isolata da oltre 600 giorni.
Il bombardamento dell’Irib rappresenta non solo un attacco fisico, ma anche un attacco alla libertà di informazione. In un mondo dove l’accesso alle notizie è già limitato, eventi del genere sollevano preoccupazioni significative sulla sicurezza dei giornalisti e sulla tutela della verità.