Un uomo con un passato criminale e una bambina in pericolo | Perché la polizia non l’ha fermato?

Terribile Tragedia a Roma: L’Omicidio di una Madre e della sua Bambina

BOLOGNA – Si fa sempre più inquietante il caso di Rexal Ford, al secolo Francis Kaufmann, l’uomo coinvolto nell’orrendo omicidio della sua compagna e della loro bambina, il cui corpo è stato rinvenuto nel Parco di Villa Pamphili. Cinque denunce per violenza domestica negli Stati Uniti e un passato di reati violenti gettano una luce sinistra sulla figura di questo 46enne, arrestato in Grecia e ora accusato di un delitto terribile.

Un Passato Turbolento

Kaufmann vanta un curriculum criminoso notevole, con arresti per violenza domestica e lesioni. In uno dei suoi crimini più gravi, ha scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale. L’intelligence della Squadra Mobile di Roma, in collaborazione con l’FBI, ha ricostruito il suo passato, rivelando che tra Malta e l’Italia si era rifugiato, vivendo per strada e cercando di spacciarsi per un regista celebre.

Segnali Ignorati

La sequenza di eventi tragici si intensifica: la coppia era sotto gli occhi dei passanti già a maggio. Il 20 maggio, un litigio violento tra Ford e la compagna non è passato inosservato a Campo de’ Fiori. Nonostante l’intervento della Polizia, Kaufmann è riuscito a convincere gli agenti di essere un semplice turista, dicendo che la bambina era sua figlia.

Un Eclatante Controllo Trascurato

Il 5 giugno, due giorni prima del ritrovamento dei corpi, Kaufmann è stato nuovamente controllato dalla Polizia. Apparentemente in stato confusionale, era stato visto per le strade di Roma con la bambina in condizioni precarie. Numerosi testimoni riferiscono che la piccola, vestita con una tutina rosa, sembrava accaldata e denutrita. La Polizia ha ignorato i segnali d’allerta, permettendo all’uomo di proseguire. “La bambina stava male,” racconta una gioielliera presente al controllo, descrivendo una situazione che avrebbe dovuto allertare i servizi sociali.

Le Vittime di una Tragedia Senza Fine

Justamente dopo il controllo, i due sono stati ritrovati senza vita il 7 giugno, sollevando interrogativi inquietanti. Come è stato possibile che, nonostante le evidenti segnalazioni di rischio, nessuno abbia agito? I testimoni affermano che la bambina era in condizioni critiche, ma non vi è stata alcuna azione consultiva da parte della Polizia o dei servizi sociali.

L’Ingiustizia di un Sistema

Si fa sempre più complessa la domanda sul perché la Polizia non abbia ritenuto necessario intervenire più decisamente di fronte alla fragilità della situazione. I dubbi sulla gestione del caso di Kaufmann sono numerosi e destano preoccupazione. La tragicità della vicenda non può non suscitare una riflessione profonda sul sistema di protezione sociale e su come possano sfuggire a un intervento quelle vite vulnerabili che cercano solo sicurezza.

Questa insegnante triste di violenza e trascuratezza potrebbe essere un segnale d’allerta per le istituzioni, affinché situazioni simili non si ripetano mai più.