
Allerta nell’Aeronautica: Emergenza per i Manutentori Aerei
ROMA – È scattato l’allarme per il personale manutentore dell’Aeronautica Militare. Il Sindacato Aeronautica Militare (SIAM) ha sollevato preoccupazioni crescenti riguardo alla scarsa disponibilità di specialisti nella manutenzione degli aeromobili. La situazione è aggravata dalle recenti normative europee che allungano i tempi di formazione per il personale neo arruolato, già di per sé esiguo.
Negli ultimi anni, la riduzione del personale qualificato è diventata un problema cronico, con l’annullamento di posizioni organiche che dissimulano la realtà della carenza di manutentori. Se a ciò si aggiunge lo scarso interesse dei giovani verso l’arruolamento (con concorsi che spesso registrano un basso afflusso di candidati) e il naturale congedo di molte unità per raggiunti limiti di età, il quadro delle operazioni della Forza Armata appare sempre più critico.
La mancanza di manutentori si sta traducendo in dipendenti trasferiti ad altre funzioni, quali incarichi amministrativi o logistici, a scapito delle competenze tecniche specialistiche necessarie per la manutenzione degli aerei. Questo fenomeno genera una dispersione di conoscenze che rallenta ulteriormente la formazione di nuovo personale qualificato.
Il SIAM avanza la denuncia di un ricambio generazionale letteralmente bloccato. L’iter di assunzione per i nuovi manutentori è tanto lungo da risultare inefficace: i neoassunti vengono assegnati ai reparti solo dopo 4-5 anni e necessitano di ulteriori 3 anni per ottenere la Licenza di Manutentore Aeronautico Militare (MAML), conforme alla normativa EMAR 66.
In aggiunta, un’importante criticità riguarda le elevate difficoltà di trasferimento del personale. Gli specialisti, una volta assegnati, spesso non possono cambiare sede di servizio, bloccati dalle attuali clausole di salvaguardia. Questa mancanza di flessibilità contribuisce a un deterioramento del benessere del personale.
Per affrontare questa emergenza, il SIAM suggerisce l’implementazione di interventi mirati. Questi includerebbero un miglior bilanciamento tra esperti e nuovo personale, una riduzione dei tempi di arruolamento e una revisione delle politiche di mobilità. L’obiettivo è rendere il settore più attrattivo e migliorare le condizioni lavorative del personale manutentore, affinché si garantisca non solo l’efficienza della manutenzione ma anche la sicurezza della flotta aerea.
Il Sindacato esorta, quindi, l’Aeronautica Militare a intervenire con urgenza. In un contesto in cui si parla di ingenti investimenti nel settore della difesa, il SIAM auspica che anche queste risorse vengano destinate a risolvere le problematiche legate alla scarsa disponibilità di personale e a una gestione poco lungimirante delle risorse umane.