Gaza sotto attacco | Bologna e la dolorosa attesa dei bambini feriti

Bologna in apprensione per i bambini feriti a Gaza: un grido d’aiuto dall’assessora Madrid

BOLOGNA – La situazione dei profughi palestinesi attesi a Bologna sta diventando sempre più drammatica. I bombardamenti nella Striscia di Gaza, uniti alla crescente tensione tra Israele e Iran, hanno bloccato l’arrivo di numerosi bambini e famiglie in cerca di sicurezza e assistenza sanitaria. Nei giorni scorsi, è giunta la notizia che alcuni bambini, in attesa di cibo, sono stati gravemente feriti dall’esercito israeliano.

L’assessora al Welfare del Comune, Matilde Madrid, ha espresso forte preoccupazione durante il funerale di Yahya, un 16enne arrivato da Gaza per ricevere cure mediche, ma giunto troppo tardi per salvarsi. Attualmente, Bologna ha già accolto 106 palestinesi, ma ulteriori 20 ragazzi sono ancora in attesa di poter raggiungere la città.

“Le notizie che riceviamo parlano di una chiusura a tempo indeterminato dello spazio aereo della Giordania,” ha dichiarato Madrid, sottolineando che non ci sono previsioni su quando sarĂ  possibile riprendere l’accoglienza delle persone dalla Striscia.

L’assessora ha evidenziato il rischio crescente che, mentre il tempo scorre, “il massacro continua e non si ferma.” Madrid ha lanciato un appello affinchĂ© si attuino evacuazioni urgenti per i palestinesi che necessitano di cure, esortando a organizzare corridoi umanitari in grado di consentire loro di mettersi in salvo.

Un altro punto cruciale sollevato dall’assessora riguarda la necessità di un piano straordinario di accoglienza nazionale per i profughi palestinesi. Questo piano deve includere collaborazioni tra le città e le istituzioni nazionali. “Stiamo lavorando affinché possano essere attivate missioni sanitarie per facilitare l’uscita delle persone in pericolo,” spiega.

La Madrid ha anche sottolineato che, in questo contesto di emergenza, è fondamentale che il sistema di accoglienza non si sovrapponga a quello ordinario già in atto. “Chiediamo fondi straordinari per supportare le città nel loro dovere di accoglienza,” ha evidenziato, richiedendo un’attenzione particolare dal Governo, come già avvenuto nei casi di Ucraina e Afghanistan.

Concludendo, l’assessora Madrid afferma che “ciò che è giusto, cioè accogliere le persone che fuggono da Gaza, non deve gravare sul sistema di accoglienza territoriale.” Le speranze di molti ora dipendono dalla risposta tempestiva delle autorità e dallo sviluppo di un piano efficace per garantire sicurezza e assistenza per coloro che non hanno più nulla.