
ROMA – Un Inno alla Pace: Oltre 100mila Persone in Marcia contro il Riarmo
Una grandissima manifestazione ha invaso le strade di Roma, con oltre 100mila partecipanti che hanno sfilato per il corteo ‘Stop Rearm Europe’. La marcia, partita da piazza di Porta San Paolo e diretta verso il Colosseo, è stata caratterizzata da due enormi bandiere: una della Palestina e l’altra con i colori della pace e la scritta "Pace". L’evento ha visto la partecipazione di 480 sigle, inclusi movimenti giovanili, sindacati e associazioni pacifiste.
“Stiamo vivendo in un incubo. Solo insieme possiamo superare la paura”: queste le parole dei promotori del corteo, tra cui Arci e Greenpeace Italia, che hanno espresso la necessità di costruire una società improntata sulla giustizia sociale e ambientale, lontana dalle politiche di guerra che generano lutti e devastazione.
Tra i partecipanti si sono distinti i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, guidati dal leader Giuseppe Conte, i ‘portavoce’ di Alleanza Verdi e Sinistra come Fratoianni e Bonelli, e alcuni membri del Partito Democratico, tra cui l’eurodeputato Marco Tarquinio.
Giuseppe Conte ha denunciato la “folle corsa al riarmo”: "È un’illusoria prospettiva di sicurezza ma genererà sempre maggiore insicurezza. Quella di oggi è una dimostrazione che la maggior parte della popolazione è contraria a questa escalation militare." Il leader del M5S ha poi rincarato la dose, esprimendo la sua preoccupazione per i tagli ai fondi per la sanità e l’istruzione, sottolineando che mentre si investe nel riarmo, si dovrebbero tutelare i servizi essenziali per i cittadini.
“Oggi è solo il primo passo”: ha affermato Conte, riferendosi agli eventi futuri e alla necessità di unire le forze politiche europee contro il riarmo. Ha annunciato che il 24 giugno si terrà un incontro all’Aja, cruciale per proseguire la battaglia contro le spese militari.
Una mozione firmata dai leader di M5S, PD e Avs ha espresso un chiaro messaggio: “No” al genocidio in corso a Gaza. Conte ha evidenziato la gravità della situazione, denunciando le atrocità che colpiscono la popolazione palestinese.
La manifestazione di Roma si inserisce in un contesto europeo più ampio, dove le voci contro il riarmo e a favore della pace si fanno sempre più forti. Come affermato dai promotori della campagna, è dalla guerra, dall’ingiustizia e dallo sfruttamento che bisogna difendersi, non da altri popoli.
Concludendo, il corteo ha rappresentato non solo una protesta, ma un forte appello alla solidarietà e alla pace, lanciando il messaggio che la risposta ai conflitti deve essere politica e diplomatica. La Resistenza contro la guerra continua, e gli organizzatori hanno dichiarato di essere pronti a battersi per un’Europa, un’Italia e un mondo disarmati.