Putin “condanna” gli Usa, ma i droni uccidono civili a Kiev | La doppia faccia del leader russo che nessuno si aspettava!

Kiev sotto attacco: sette morti e decine di feriti in un bombardamento russo

ROMA – La notte tra domenica e lunedì ha tragicamente segnato una nuova fase del conflitto in Ucraina, con Kiev colpita da un massiccio attacco russo condotto attraverso droni esplosivi. Il bilancio attuale è drammatico: sette persone hanno perso la vita, tra cui almeno quattro bambini, e decine sono rimaste ferite.

I droni, capaci di provocare incendi devastanti, hanno colpito soprattutto aree residenziali e hanno danneggiato notevolmente l’ingresso di una stazione della metropolitana, utilizzata dalla popolazione come rifugio antiaereo. La situazione più grave è stata registrata nel distretto di Shevchenkivskyi, dove sei vittime hanno perso la vita e un grattacielo è stato quasi completamente distrutto.

Secondo il ministro degli Interni ucraino, Ihor Klymenko, le operazioni di soccorso sono in corso e si teme che ci siano ancora persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Questo attacco rappresenta solo l’ultimo di una nuova ondata di bombardamenti russi, avvenuta in un momento in cui i negoziati per mettere fine al conflitto sembrano essere completamente in stallo.

In un contesto internazionale complesso, il presidente russo, Vladimir Putin, ha “condannato” l’attacco americano all’Iran, esprimendo la sua preoccupazione per i civili iraniani. Tuttavia, le sue azioni in Ucraina raccontano una storia molto diversa, evidenziando un contrasto stridente tra le sue dichiarazioni e le sue azioni.

Nonostante l’intensificarsi dei bombardamenti su Kiev e altre città ucraine, Mosca ha mantenuto il silenzio ufficiale sull’attacco, continuando a negare di colpire deliberatamente obiettivi civili. Questa tragica situazione solleva interrogativi sulle prossime mosse diplomatiche e militari nella regione, lasciando la popolazione ucraina in uno stato di ansia e incertezza.

Le conseguenze di questa escalation non colpiscono solo il campo di battaglia ma anche il tessuto sociale e umano dell’Ucraina, innescando un’ulteriore spirale di sofferenza e disperazione. La comunità internazionale attende ora reazioni e misure concrete per proteggere i civili e facilitare il dialogo necessario a porre fine a questo conflitto devastante.