Polizia di Agrigento confisca beni per 600 mila euro | Chi è davvero il pregiudicato che ha messo in allerta le autorità?

Agrigento, la Polizia di Stato sequestra beni per 600 mila euro a pregiudicato

Nella giornata di ieri, 23 giugno, la Polizia di Stato di Agrigento ha portato a termine un’importante operazione di sequestro di beni, per un valore complessivo di 600 mila euro, ai danni di un pregiudicato cinquantenne residente a Canicattì e del suo nucleo familiare.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, si basa sulla proposta avanzata dal Questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, e si inserisce nel quadro di un’azione mirata a contrastare la criminalità organizzata e la pericolosità sociale degli individui coinvolti in attività illecite.

Il soggetto in questione è già noto alle forze dell’ordine, avendo subito nel 1998 una misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. La sua carriera criminale è segnata da condanne per diversi reati, tra cui il riciclaggio, risalente al 2004, e da un’ordinanza di custodia cautelare nel 2018 per tentata estorsione aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso con un membro di un’associazione mafiosa. La condanna finale, riconfermata dalla Corte d’Appello di Palermo nel novembre 2024, ha portato il pregiudicato a scontare 4 anni e 4 mesi di reclusione.

L’indagine condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine ha rivelato una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati e le spese effettive della famiglia del pregiudicato, suggerendo che il soggetto viveva abitualmente grazie ai proventi delle sue attività delittuose. Queste evidenze hanno fornito al Tribunale le basi per emettere il decreto di sequestro.

Il patrimonio confiscato include un intero compendio aziendale, ben 18 veicoli, 5 terreni, un motore per imbarcazione e vari rapporti finanziari, tutti riconducibili al cinquantenne, per un valore di circa 600 mila euro.

Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia, affermando con chiarezza che le autorità non tollereranno comportamenti delittuosi e il loro sfruttamento economico. La Polizia di Stato invita la cittadinanza a collaborare attivamente affinché questi successi possano continuare a rafforzare la sicurezza nel territorio agrigentino.