Khamenei potrebbe essere solo un fantasma | Cosa significa per il futuro dell’Iran e di Israele?

Khamenei ormai solo un simbolo: analisi sul futuro regime iraniano

ROMA – Secondo l’analisi di Abbas Faiz, docente di Diritti Umani all’Università di Essex, Ali Khamenei è ormai "fuori dai radar", considerato più un simbolo utilizzato dai leader dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC) per giustificare la loro bellicosa agenda. Faiz prevede che un cambio di potere potrebbe avvenire a breve, con Khamenei che potrebbe essere sostituito da un successore meno intransigente o, in un’eventualità meno probabile, da un governo di transizione che includa elementi dell’attuale regime.

In un’intevista con l’agenzia Dire, Faiz delinea gli sviluppi recenti, tra cui l’annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Iran, mediato dagli Stati Uniti. "Se vogliamo sperare che l’Iran accetti le richieste degli Stati Uniti, Khamenei deve essere estromesso dai giochi", aggiunge l’esperto.

Faiz esplora le dinamiche interne al governo iraniano, notando che vi sono "personalità pragmatiche desiderose di mantenere il cessate il fuoco", contrapposte a fazioni più vicine a Khamenei che preferirebbero un’escalation. "Dopo gli attacchi israeliani, molti alti ufficiali dell’IRGC sono stati eliminati; questo fatto potrebbe aver favorito la prevalenza della fazione favorevole alla pace", scrive Faiz.

La verifica della tregua potrebbe offrire all’Iran l’opportunità di ripristinare il suo arsenale, un aspetto visto come un potenziale disastro per gli interessi israeliani. In tal senso, "la fine delle ostilità potrebbe spingere Tel Aviv a interrompere la tregua", qualora la situazione diventi insostenibile.

Israele ha motivato i suoi attacchi sull’Iran con la necessità di neutralizzare una presunta minaccia nucleare. Tuttavia, sia l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) sia i servizi di intelligence statunitensi hanno smentito l’idea che Teheran sia vicina a sviluppare armi atomiche. "L’idea di un cambio di regime, con tutti i rischi che ne derivano, appare più seria per Israele che per gli Stati Uniti", sostiene Faiz.

Infine, l’analista ricorda la dichiarazione dei leader iraniani di voler "cancellare Israele dalla faccia della Terra", un’affermazione che non può essere ignorata. "Per un cambio di regime in Iran, è essenziale il consenso dei Paesi del Golfo, ma al momento sembrano esserci molte riluttanze dalla loro parte", conclude Faiz, lasciando aperte molte domande sul futuro sviluppo del regime iraniano.