Violenza in Piazza San Marco | È giusto silenziare il dissenso pacifico?

Venezia: Protesta di Extinction Rebellion: “Sgomberati con la forza, 43 persone in Questura”

ROMA – Questa mattina si è svolta una manifestazione di Extinction Rebellion in piazza San Marco, che è stata brutalmente sgomberata dalle forze dell’ordine dopo soli venti minuti dall’inizio. Secondo quanto riportato dall’associazione, le 43 persone coinvolte, tra cui coloro che distribuivano volantini o semplicemente osservavano, sono state costrette a trasferirsi nella sede della polizia locale e poi in Questura.

Le condizioni di alcuni manifestanti hanno sollevato preoccupazioni. Alcuni di loro hanno riportato contusioni e graffi sulla schiena, mentre una ragazza è svenuta a causa di un attacco di panico. A destare nota inquietudine è stato anche il trattamento riservato a un uomo con la caviglia fasciata, che, nonostante stesse informando gli agenti della sua situazione, è stato gettato a terra.

Ovviamente inaccettabile, secondo Extinction Rebellion, è il fatto che, nonostante la manifestazione fosse pacifica e non rappresentasse alcun rischio per la sicurezza pubblica, le autorità abbiano scelto di intervenire in modo violento. Un report dell’associazione ha rivelato che due persone non associate alla protesta, ma semplicemente spettatori, sono state anch’esse portate in Questura.

“È inaccettabile che una manifestazione semplice e pacifica del diritto al dissenso venga impedita nella principale piazza di Venezia,” ha commentato Extinction Rebellion, evidenziando l’ironia della situazione in cui cittadini che esercitano un diritto democratico vengano trattati come criminali. Il richiamo dell’associazione trova eco nelle recenti dichiarazioni del sindaco di Venezia e del presidente della Regione Veneto, i quali avevano esortato la popolazione a mantenere la calma durante il matrimonio di una delle figure più ricche del mondo, tenutosi nella stessa città.

Extinction Rebellion ha concluso il suo comunicato con una chiamata all’azione: “È giunto il momento di tassare i super-ricchi per finanziare la transizione ecologica e il welfare sociale. Non ci sarà denuncia o foglio di via che potrà salvare Venezia.”

La protesta ha riacceso il dibattito sulla gestione delle manifestazioni in contesti delicati e sul diritto di esprimere dissenso di fronte a eventi di grande rilevanza sociale ed economica.