Ue-Israele: la revisione dell’accordo slitta a luglio | Ma cosa significa davvero per la pace in Medio Oriente?

I leader europei rimandano a luglio la procedura di revisione dell’accordo Ue-Israele

Bruxelles, 26 giugno 2025 – I capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno deciso di posticipare la procedura di revisione dell’accordo di associazione con Israele, fissando il prossimo incontro per luglio 2025. Questa decisione è stata ufficializzata nei documenti conclusivi del Consiglio europeo in corso nella capitale belga.

La questione mediorientale resta centrale nel dibattito europeo, specie dopo l’intervento del premier spagnolo, Pedro Sanchez, che ha sollecitato una "sospensione immediata" dell’accordo, anche se ciò richiederebbe l’unanimità tra i membri dell’Unione.

Durante il vertice, i leader hanno espresso l’intenzione di riprendere le discussioni sul rispetto, da parte di Israele, dell’articolo 2 dell’Accordo di associazione. L’alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, avrà il compito di preparare un rapporto per la riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles il 12 luglio, valutando le possibilità per esercitare una maggiore pressione su Israele affinché finisca la crisi umanitaria a Gaza.

Nel testo delle conclusioni, si legge che il Consiglio europeo invita Israele a revocare completamente il blocco su Gaza e a garantire un accesso umanitario immediato e senza ostacoli. È chiaro l’appello alla comunità internazionale affinché le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie possano operare in modo indipendente per salvare vite umane e alleviare le sofferenze.

I leader europei hanno sottolineato che “Israele deve rispettare pienamente i suoi obblighi di diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale”. Inoltre, è stata sollecitata l’adozione di misure punitive contro i coloni violenti in Cisgiordania e nuove restrizioni per Hamas.

L’Unione Europea ribadisce il proprio impegno per una pace duratura nella regione, altresì sottolineando la necessità di rispettare il diritto internazionale. Un capitolo del Consiglio è dedicato anche agli sviluppi in Iran, dove i leader hanno espresso preoccupazione circa l’acquisizione di armi nucleari da parte di Teheran.

“Non permetteremo mai all’Iran di dotarsi di un’arma nucleare”, hanno affermato, richiamando Teheran a rispettare gli obblighi previsti dal Trattato di non proliferazione. L’Unione continuerà a lavorare per la riduzione delle tensioni e per una risoluzione diplomatica della questione nucleare.

La riunione ha anche affrontato il tema della Difesa europea, invitando gli Stati membri a coordinarsi per migliorare la prontezza operativa nei prossimi cinque anni. La Commissione e l’Alto Rappresentante sono stati incaricati di elaborare una tabella di marcia per il raggiungimento di questi obiettivi.

Il prossimo incontro di luglio sarà cruciale per delineare il futuro delle relazioni tra l’Europa e Israele, nonché per affrontare le urgenti cinque questioni relative alla stabilità del Medio Oriente e alla sicurezza globale.