
Protesta dei giornalisti Rai a Napoli: “Palinsesto con meno informazione”
NAPOLI – Domani, venerdì 27 giugno, alle 17, si terrà una manifestazione davanti alla sede Rai di Napoli, in concomitanza con la presentazione dell’offerta per il palinsesto 2025-2026. Il Cdr Approfondimento Rai e il coordinamento programmi Rai – Giusto Contratto scenderanno in piazza per protestare contro le recenti decisioni che colpiscono l’informazione Rai.
I giornalisti denunciando una netta riduzione dei programmi di approfondimento e inchiesta. “Il palinsesto siamo noi”, affermano con fermezza nella loro nota. Tra le principali preoccupazioni, c’è la sospensione di tutti i programmi di approfondimento in seconda serata e la contrazione di format storici come “Report” e “Presa Diretta”. La lista delle cancellazioni è lunga: “Rebus”, “Il Fattore umano”, “Tango”, “Agorà weekend” e “Linea di confine” non saranno più disponibili al pubblico.
La situazione è aggravata dalla decisione di avviare una selezione per i precari e per i lavoratori senza contratto, con 120 di loro destinati ai tg regionali. “Questa manovra esclude la regolarizzazione per molti collaboratori, condannandoli a un incertezza lavorativa”, avvertono i sindacalisti, che segnalano anche l’attesa di oltre 200 giornalisti per un giusto contratto.
“Le redazioni di programmi d’inchiesta storici verranno svuotate”, continuano i manifestanti. I giornalisti, che hanno dedicato anni alla ricerca e alla narrazione delle notizie, rischiano di essere esclusi dal circuito dell’informazione approfondita. Almeno 25 giornalisti interni verranno ricollocati, creando ulteriori tensioni, mentre i lavoratori precari rimarranno in una condizione precaria.
Un aspetto centrale della protesta è l’accusa di mancanza di diritti e tutele. “Il giornalismo e le inchieste che produciamo non possono continuare a esistere senza una regolare testata e senza i diritti imposti dalla legge”, denunciano gli organizzatori.
“La riduzione dell’informazione a favore di programmi di intrattenimento è un problema che riguarda tutti”, affermano nel comunicato. Per questo motivo, singoli cittadini e associazioni si uniranno ai giornalisti durante la protesta: “Bisogna porre un freno” a questa situazione, concludono gli organizzatori.
La manifestazione a Napoli rappresenta quindi un significativo campanello d’allarme per il futuro del servizio pubblico e dell’informazione in Italia, mettendo in luce come le scelte editoriali possano influenzare la qualitĂ dell’informazione disponibile per i cittadini.