Tre italiani su quattro dicono no all’intervento Usa in Iran | Ecco perchĂ© la paura di una guerra globale sta aumentando!

Tre italiani su quattro condannano l’intervento degli Usa in Iran: un sondaggio di Izi fa luce sulle preoccupazioni degli italiani

ROMA – Un recente sondaggio condotto da Izi rivela che tre italiani su quattro si oppongono fermamente all’intervento degli Stati Uniti in Iran, riflettendo un diffuso disappunto che attraversa il panorama politico del Paese. Sorprendentemente, anche oltre metĂ  degli elettori di governo esprime disapprovazione verso l’agire della leadership statunitense, con il 56% che si dichiara contrario all’operato di Donald Trump. Questo dato balza a oltre l’80% tra elettori di opposizione e coloro che si identificano nell’area del non voto.

La presentazione di questi risultati è avvenuta durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7, dove Giacomo Spaini, Presidente e CEO di Izi, ha illustrato le principali preoccupazioni della popolazione italiana.

L’aumento della paura di conflitti armati è significativo: la percentuale di intervistati che si dichiarano molto preoccupati per un prossimo conflitto su larga scala è aumentata drasticamente, passando dal 57% di maggio al 68%. Inoltre, circa la metĂ  degli italiani ritiene probabile un coinvolgimento dell’Europa o dell’Italia in un conflitto globale nei prossimi anni.

Un aspetto interessante emerso dal sondaggio riguarda il timore di una guerra nucleare: sebbene il dato sia ancora alto, è in leggera diminuzione, scendendo dal 67% al 52% negli ultimi due mesi. Questo cambiamento suggerisce una parziale mitigazione delle preoccupazioni legate a questo scenario estremo, pur continuando a rimanere una fonte di ansia nel contesto geopolitico attuale.

Un’altra area di contrarietà marcata riguarda la spesa in difesa: oltre il 75% degli italiani ritiene che l’aumento delle risorse destinate alla difesa sia una strategia sbagliata. In controtendenza, più del 60% degli elettori di governo la considera, invece, una strategia vincente. Questo divario mette in evidenza la frattura tra le visioni politiche dominante e minoritaria nel Paese.

Il Medio Oriente viene considerato l’area piĂą pericolosa, con la maggior parte degli italiani che esprime preoccupazioni crescenti per la regione. Al contrario, l’attenzione verso la situazione in Ucraina sembra diminuire: solo il 37% degli elettori percepisce un rischio di espansione del conflitto globale a causa della crisi ucraina.

In conclusione, i risultati del sondaggio di Izi non solo evidenziano un ampio consenso contro l’intervento statunitense in Iran, ma rivelano anche un clima di crescente inquietudine tra la popolazione italiana, con una chiara richiesta di piĂą stabilitĂ  e previsione in una fase geopolitica intrinsecamente delicata.