Dazi e scadenze: l’Europa si schiera con gli USA, ma cosa nasconde davvero questa alleanza?

Dazi tra Europa e Stati Uniti: La Commissione Europea si muove per rispettare la scadenza del 9 luglio

ROMA – La Commissione Europea ha confermato il suo impegno a collaborare con gli Stati Uniti per affrontare la questione dei dazi, cruciali per le relazioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico. Durante il briefing odierno, il portavoce Thomas Regnier ha annunciato: “Siamo pienamente allineati con le nostre controparti americane, stiamo andando tutti nella stessa direzione per rispettare la scadenza del 9 luglio.”

Questa affermazione segue la decisione controversa del presidente americano Donald Trump di introdurre dazi del 10% sui prodotti europei. La scadenza del 9 luglio rappresenta un momento decisivo, poiché segna la conclusione dell’estensione richiesta dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, prima dell’implementazione definitiva di tali dazi.

La speranza di un accordo prima della data limite è palpabile, ma il futuro rimane incerto. Infatti, le opinioni all’interno dell’Unione Europea sembrano dividersi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in discussione la vita di eventuali contrapparti, auspicando l’attuazione di controsanzioni contro gli Stati Uniti. D’altra parte, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso la volontà di seguire una via negoziale, suggerendo che il dialogo potrebbe ancora portare a una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.

Stando a quanto riportato dalla Commissione Europea, si prevede che il commissario Sefcovic voli direttamente da Ankara a Washington, dove incontrerà funzionari americani per discutere la situazione. “Stiamo tutti lavorando per rispettare la stessa scadenza,” hanno reiterato le fonti ufficiali, sottolineando il desiderio di mantenere il confronto aperto e costruttivo.

In un contesto globale in rapido cambiamento, il risultato di questi negoziati potrebbe avere ripercussioni significative sulle economie europee e statunitensi. Mentre il countdown per il 9 luglio continua, gli occhi del mondo commerciale rimangono fissi su Washington e Bruxelles, in attesa di sviluppi decisivi in una vicenda che potrebbe ridisegnare le relazioni commerciali transatlantiche per gli anni a venire.