
L’Italia in Gioco per la Riqualificazione del Porto di Dakar
ROMA – È in corso una competizione internazionale per assegnare il progetto di riqualificazione del porto di Dakar, un punto strategico cruciale nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, nonché un hub fondamentale per la logistica marittima dell’Africa occidentale. Come riportato dal portale specializzato Maritimafrica.com, la gara comprende rifacimento, finanziamento e gestione in partnership pubblico-privata delle strutture portuali, aspirando a trasformare Dakar in un vero e proprio centro di mobilità.
Tra i quattro finalisti per questo prestigioso incarico figura Jobson Italia, l’unica azienda del nostro Paese a competere in questo ambito congiuntamente a tre colossi internazionali: il gigante olandese Damen Shipyards, la turca Hat-San Shipyard e la locale Dakarnave/Lisnave Estaleiros Navais s.a.
Il Ruolo di Esperienza Italia
A coordinare l’attività di partecipazione italiana è l’associazione Esperienza Italia, guidata da Andrea Torracca. Da tempo, l’organizzazione promuove il Senegal come un partner strategico e monitora attentamente le evoluzioni nel bacino di Dakar. Torracca sottolinea: “Se il porto passerà sotto il tricolore, sarà una vera breccia italiana sulla rotta dell’Africa occidentale”. Secondo le previsioni, questa rotta vedrà una crescita esponenziale negli anni a venire, complice l’instabilità nei tradizionali canali navali. “Il controllo di Dakar significherà lavoro per l’Italia e per il Senegal: nuove commesse, posti di alto profilo e la creazione di una scuola di formazione in un settore con un deficit di operatori qualificati,” aggiunge Torracca.
Il Senegal e il Piano Mattei
Il senatore Marco Scurria ha rimarcato l’importanza di questa operazione, affermando che “Il Senegal è un Paese strategico per il Piano Mattei”. Quest’ultimo mira a sviluppare sinergie tra le imprese italiane e il mercato locale, fondato sul principio del “Win-Win”. Scurria ha evidenziato come la vittoria di Jobson rappresenterebbe un’opportunità significativa per il Made in Italy nel settore navale, con potenziali ricadute positive sul fronte dell’export di competenze e tecnologie avanzate.
In conclusione, il progetto a Dakar non solo mira a rafforzare la presenza italiana nel continente africano, ma potrebbe anche contribuire a creare un ponte economico e industriale tra Europa e Africa, in linea con gli obiettivi prefissati dal Piano Mattei. Tuttavia, la competizione è intensa e non priva di ombre: aleggiano infatti accuse di corruzione sul colosso olandese Damen, che potrebbero influenzare il corso della gara.
In questo contesto, il futuro del porto di Dakar potrebbe segnare un’importante svolta per la cooperazione bilaterale tra Italia e Senegal, aprendo a nuove opportunità di crescita e sviluppo.