
Maturità 2025: Un Test di Memoria tra Svarioni e Stratagemmi
ROMA – Anche per la Maturità 2025, gli errori sono stati protagonisti indiscussi, trasformando i colloqui orali in veri e propri spettacoli di strafalcioni. Gabriele D’Annunzio, celebre poeta e “esteta”, è stato errovemente etichettato come “estetista”, un chiaro segno delle difficoltà che i giovani studenti incontrano nel trasmettere conoscenze fondamentali.
L’arte di confondere la storia
Il risultato è una lunga lista di gaffe che attingono a Storia, Letteratura e Scienze. Tra gli episodi più emblematici c’è chi ha confuso Marie Curie con un premio Oscar e attribuito a Hitler il Nobel per la Pace, generando un mix di confusione e revisionismo storico preoccupante. Un giovane ha persino scambiato il campo di concentramento di Auschwitz, erroneamente liberato dagli "americani", senza avere ben chiaro il ruolo dell’Armata Rossa.
Confusione literaria
Non è finita qui: la letteratura italiana ha subito il peso di affermazioni imprecise. Un candidato ha ridotto Alessandro Manzoni al XVII secolo, mentre un altro ha attestato erroneamente che Émile Zola avesse origini italiane. Queste perle di ignoranza si sommano a una serie di attribuzioni errate che continuano a colpire autori iconici come Giovanni Pascoli e Luigi Pirandello.
Errori di galateo scolastico
Ma il problema non si limita solo alla preparazione scolastica, anche il galateo sembra aver fatto le valigie. Un ragazzo ha affrontato l’esame con la “scena muta”, mentre un altro ha rifilato un secco “non la so” a tutte le domande. Comportamenti che hanno scioccato le commissioni, portando a scenari imbarazzanti e possibili “provvedimenti”.
Gli ‘strafalcioni’ della commissione
Sorprendentemente, nemmeno i membri delle commissioni sono esenti da errori. Una commissaria di Arte ha assegnato la nascita del Futurismo al 1919 invece del 1909, mentre altre scene comiche si sono verificate quando un commissario ha trascinato la famiglia di uno studente in una discussione che avrebbe dovuto essere accademica.
Conclusione: La sfida della conoscenza
Questi strafalcioni mettono in luce una realtà allarmante riguardante la preparazione degli studenti e la loro interazione con la cultura. La Maturità 2025 ci insegna che, tra informazione e disinformazione, c’è ancora molta strada da fare. La speranza è che questi eventi possano fungere da spunti per una riflessione collettiva su come migliorare l’approccio educativo, evitando che la gaffe diventi un marchio di fabbrica del nostro sistema scolastico.