Fondi pubblici a un presunto killer | La risposta del ministro che sta facendo scalpore!

Fondi Pubblici per Kaufmann: Stretta del Ministero della Cultura

ROMA – Una vera e propria bufera si è scatenata attorno ai fondi pubblici stanziati per il presunto film di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, coinvolto in gravi accuse di omicidio. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha scelto di intervenire nella questione durante un question time alla Camera, rispondendo alle preoccupazioni sollevate dalla deputata Rita Dalla Chiesa (Fi).

Giuli ha chiarito che Kaufmann non ha mai avuto rapporti ufficiali con la Direzione generale Cinema e ha sottolineato la natura del credito di imposta: “È un’agevolazione per attrarre investimenti stranieri in Italia.” Tuttavia, l’affermazione di Kaufmann come produttore esecutivo ha sollevato interrogativi sulla trasparenza dei finanziamenti pubblici.

Indagini in Corso

Il Ministro ha confermato che ci sono indagini in corso sia a livello contabile che penale. La magistratura sta esaminando con attenzione l’assegnazione dei fondi, e Giuli ha assicurato la massima collaborazione del ministero. “Ho personalmente accompagnato il personale della polizia giudiziaria per garantire il corretto svolgimento delle indagini,” ha dichiarato il ministro, evidenziando l’importanza di allocare risorse in modo trasparente.

Giuli ha quindi messo in guardia contro le ripercussioni di pratiche corruttive, affermando: “Mai più film fantasma.” Questa frase rappresenta chiaramente l’intento del governo di evitare eventi simili in futuro.

Un Nuovo Corso Normativo

Recentemente, il Ministero ha introdotto nuove misure tecniche e normative per garantire maggiore controllo sui fondi pubblici destinati al cinema. “Non sarà più possibile subappaltare a soggetti terzi,” ha spiegato il ministro, dettagliando i requisiti che le aziende dovranno seguire, come l’obbligo di esplicitare il personale coinvolto nell’opera e rendere tracciabili i flussi finanziari attraverso conti dedicati.

“Abbiamo destinato ingenti risorse al rafforzamento delle attività di controllo,” ha rimarcato Giuli, assicurando che le risorse pubbliche saranno destinate solo a progetti di comprovata serietà. La riforma del tax credit apparente mira a garantire che solo le operazioni cinematografiche di alto profilo possano accedere ai finanziamenti pubblici.

Cambiamenti nella Legge

Giuli ha concluso sottolineando un’importante trasformazione nel panorama cinematografico italiano: “Prima Kaufmann poteva accedere ai finanziamenti tramite un prestanome, ora il panorama è diverso. Oggi ci sono artisti di fama internazionale come Mel Gibson a richiedere questi incentivi.” Questo cambio di rotta rappresenta un tentativo del governo di revitalizzare l’industria cinematografica italiana, mettendo la qualità e la legalità al primo posto.

In definitiva, le recenti dichiarazioni del Ministro Giuli evidenziano la volontà del governo di apportare cambiamenti significativi e necessari nel sistema di finanziamento per il cinema, garantendo un futuro migliore e più trasparente per l’industria.