
Medio Oriente: Gaza in lutto mentre Israele cerca di concludere la guerra
ROMA – Nelle ultime 24 ore, Gaza ha registrato 82 vittime palestinesi secondo quanto riportato dal ministero della salute locale. Tra queste, 12 persone sono state uccise in una scuola-rifugio che è stata colpita nella notte, mentre altre 33 hanno perso la vita vicino ai centri di distribuzione dei pacchi alimentari gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, un consorzio statunitense. I testimoni, intervistati da Al Jazeera, hanno descritto scene di orrore, con colpi d’arma da fuoco che sembravano partire senza un apparente motivo.
Le autorità locali hanno attribuito questi tragici eventi a operazioni militari condotte dall’esercito israeliano, con un bilancio che parla di 300 morti in 48 ore, frutto di 26 massacri identificati.
Queste notizie drammatiche arrivano mentre si intensificano i negoziati tra Israele e Hamas. Secondo la stampa israeliana, è emersa per la prima volta un’idea concreta da parte del governo per porre termine al conflitto. La proposta di cessate il fuoco, avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, prevede un’interruzione delle ostilitĂ per sessanta giorni, accompagnata dalla restituzione di tutti gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che “non c’è Hamas nel futuro di Gaza”, suggerendo una chiusura rapida di un’intesa prima del suo viaggio previsto alla Casa Bianca il 7 luglio.
Nel contesto di queste tensioni, aumentano le accuse di crimini di guerra contro il governo israeliano. Recentemente, un’inchiesta del Guardian ha rivelato che l’esercito israeliano ha sganciato una bomba multiuso MK-82 da 230 chili su un affollato internet caffè, uccidendo 35 persone, tra cui minori. Esperti interpellati dal quotidiano britannico hanno descritto l’arma come “potente e indiscriminata, capace di generare un’onda d’urto devastante”. Secondo i giuristi, l’uso di tali armamenti in aree densamente popolate è “quasi certamente illegale e potrebbe configurare un crimine di guerra”.
Un portavoce dell’esercito, rispondendo alle accuse, ha dichiarato che erano state attuate misure di sorveglianza aerea per ridurre i rischi per i civili prima dell’attacco.
Mentre le speranze per una risoluzione pacifica della crisi si intrecciano con un aumento della violenza, la comunitĂ internazionale osserva con crescente preoccupazione il drammatico deterioramento della situazione a Gaza.