Premio Strega 2025: la vittoria di Bajani svela una polemica esplosiva con il Governo!

Premio Strega 2025: Andrea Bajani trionfa ma la polemica con il Governo segna la serata

ROMA – Andrea Bajani conquista il Premio Strega 2025 con il suo romanzo ‘L’anniversario’, pubblicato da Feltrinelli. La vittoria, ottenuta con 194 voti, arriva dopo un inizio incerto nel conteggio, che lo aveva inizialmente dato a 187. In un momento di orgoglio, Bajani ha espresso la sua gratitudine verso la giuria, celebrando la vittoria nel settantesimo anniversario della casa editrice e sottolineando che la letteratura deve sempre essere “contestazione della versione ufficiale, troppo spesso patriarcale”.

Tensioni alla cerimonia

La serata, purtroppo, non è stata segnata solo dal trionfo di Bajani. Un clima di tensione ha avvolto la cerimonia a causa della controversia tra il Ministero della Cultura e la Fondazione Bellonci, organizzatrice del premio. Oltre al trionfo di Bajani, la vera sorpresa è stata la performance di Elisabetta Rasy, che ha conquistato il secondo posto con ‘Perduto è questo mare’, totalizzando 133 voti, superando Nadia Terranova, terza con ‘Quello che so di te’ (117 voti).

A seguire, Paolo Nori si è piazzato quarto con ‘Chiudo la porta e urlo’ (103 voti), e in quinta posizione Michele Ruol, un medico anestesista alla sua prima pubblicazione, con ‘Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia’ (99 voti), considerato la rivelazione di quest’edizione.

La proposta controversa del Ministro Giuli

Il clima festoso è stato interrotto da una proposta controversa del Ministro della Cultura, Giuli, che ha annunciato l’intenzione di spostare la finale del Premio Strega 2026 dalla storica villa di Papa Giulio III agli studi di Cinecittà. Questa decisione, presentata come un’iniziativa per valorizzare le periferie metropolitane, è stata interpretata da molti come un atto politico contro la Fondazione Bellonci.

Il direttore della Fondazione, Stefano Petrocchi, ha risposto a questa mossa sottolineando che “ogni anno facciamo richiesta di concessione per il museo etrusco, e lo Strega si tiene qui dal 1953”. Petrocchi ha confermato di aver inviato i nomi dei libri candidati al ministro, ricevendo un ringraziamento in risposta.

Reazioni alla polemica

La reazione all’ipotesi di spostare il premio è stata mista. Giovanni Solimine, presidente della Fondazione, ha mantenuto un atteggiamento diplomatico, affermando che “se necessario, si può fare altrove”, e ha sottolineato che esistono molte altre opzioni a Roma.

In contrasto, Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dello scorso anno, ha giudicato la polemica come “inutile”, suggerendo che se il ministro avesse semplicemente chiesto, avrebbe ricevuto i libri necessari.

Infine, durante la cerimonia, Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera, ha parlato di un “malinteso” e ha annunciato un investimento di 44 milioni di euro a sostegno del settore culturale. Tuttavia, la serata si è trovata dominata dal dibattito tra il governo e il riconosciuto premio letterario italiano, un’ombra che ha sovrastato i festeggiamenti e la celebrazione della letteratura.