
Il colosso della frutta Usa “Del Monte Foods” dichiara bancarotta
ROMA – Del Monte Foods, uno dei nomi storici nel settore della frutta e della verdura in scatola, ha recentemente annunciato la sua richiesta di fallimento negli Stati Uniti, attivando la procedura di Chapter 11. L’azienda californiana, con sede a Walnut Creek, si trova attualmente in una situazione finanziaria critica, con un debito che supera i 1,2 miliardi di dollari.
Le cause di questa crisi finanziaria sono molteplici. Secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, a pesare sulla sua sostenibilità è stata la contrazione dei consumi alimentari negli Stati Uniti, unita a difficoltà accumulate negli ultimi anni. Questo quadro ha spinto Del Monte Foods a cercare un accordo di ristrutturazione del debito con i creditori.
Per affrontare la bancarotta, l’azienda ha predisposto un piano che prevede la vendita di tutti o quasi tutti gli asset aziendali. Grazie a un finanziamento ponte da 912,5 milioni di dollari, garantito da alcuni dei principali creditori, Del Monte Foods potrà continuare le proprie attività durante la procedura.
La notizia del fallimento ha immediatamente catturato l’attenzione dei media, con molte testate italiane che hanno erroneamente associato Del Monte Foods al noto gruppo “Fresh Del Monte”. Quest’ultima, famosa per i suoi spot iconici degli anni Ottanta, è un leader globale nella frutta fresca e di IV gamma.
L’azienda Fresh Del Monte ha rapidamente cercato di precisare la situazione, sottolineando che Del Monte Foods, l’azienda in bancarotta, “non è quella della pubblicità ‘L’uomo Del Monte ha detto sì’”. Nonostante condividano il marchio Del Monte® attraverso accordi di licenza, operano come entità distinte in mercati geografici differenti. Fresh Del Monte, infatti, è quotata alla Borsa di New York ed è presente in oltre 90 Paesi, mantenendo diritti speciali sul marchio per i prodotti alimentari confezionati in Europa, Africa e Medio Oriente.
Questa situazione evidenzia non solo la complessità del mercato alimentare moderno, ma anche l’importanza di una comunicazione chiara per evitare fraintendimenti che potrebbero influire sulla reputazione delle aziende coinvolte.