
Roma, 4 luglio 2025 – Pericolo scampato per gli italiani: la controversa “tassa sulle vacanze” è stata ufficialmente ritirata. La decisione giunge dopo un acceso dibattito interno alla maggioranza di governo sulla proposta di emendamento al decreto Infrastrutture, che prevedeva un incremento di un euro ogni mille chilometri sui pedaggi autostradali.
Il provvedimento, firmato dai deputati-relatori di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, avrebbe dovuto generare circa 90 milioni di euro all’anno per Anas, per far fronte a un crescente fabbisogno di risorse. Tuttavia, la mossa ha sollevato un’ondata di proteste, sia tra le forze politiche di opposizione sia tra i rappresentanti dei consumatori.
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha avviato una campagna contro l’emendamento, etichettandolo come un ulteriore peso per gli italiani che intendono viaggiare per le vacanze. “Oggi il Governo aumenta i pedaggi con una nuova tassa a chi va in vacanza ad agosto”, ha affermato in un post su Instagram. Lamentando la mancanza di coerenza della premier Giorgia Meloni, ha ricordato un suo precedente impegno contro l’aumento dei pedaggi.
Questo sentimento di critica è condiviso anche da altri membri dell’opposizione. Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, ha accusato il governo di agire come uno “sheriff di Nottingham”, mentre Matteo Renzi ha etichettato la situazione come un “imbarazzo” e un governo assurdo. E non solo i politici: anche le associazioni di consumatori, come Assoutenti e l’Unione Nazionale Consumatori, hanno espresso il loro disappunto, definendo qualsiasi aumento dei pedaggi come “inaccettabile” e un “danno per milioni di automobilisti”.
In un’ottica di disunione interna alla maggioranza, voci di disappunto sono emerse anche all’interno di Fratelli d’Italia, spingendo i deputati a chiarire la paternitĂ condivisa della proposta. Tuttavia, questi malumori sono stati placati dall’intervento diretto del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha chiesto il ritiro immediato dell’emendamento, suggerendo un dietrofront per evitare ulteriori imbarazzi.
Dopo il richiamo di Salvini, sia la Lega che Fratelli d’Italia si sono allineate, ritirando la firma all’emendamento e accettando di non procedere con la votazione. Antonio Baldelli e Massimo Milani, relatori di FdI, si sono affrettati a sottolineare che non avrebbero mai sostenuto un’iniziativa non condivisa dal governo.
Grazie a questa decisione, il “blitz” sugli aumenti dei pedaggi è stato sventato, almeno per questo Ferragosto. La questione, tuttavia, rimane aperta nel dibattito politico, con la possibilità che emergano nuove proposte in futuro.