Carola Rackete abbandona l’Europarlamento dopo un anno | Una decisione che potrebbe capovolgere il futuro del clima europeo?

Carola Rackete lascia il Parlamento europeo: “Devo occuparmi del clima”

ROMA – Carola Rackete, nota attivista climatica ed ex capitana della Sea Watch, ha annunciato in un comunicato ufficiale la sua decisione di dimettersi dal Parlamento europeo, dove ha ricoperto un seggio per soli dodici mesi. Con una carriera caratterizzata da impegni a favore dei diritti umani e della giustizia sociale, Rackete ha spiegato che la sua scelta è dettata dalla necessità di tornare a concentrarsi su questioni climatiche urgenti, che considera trascurate dalla politica di partito.

“Volevamo un mandato collettivo” ha dichiarato Rackete, evidenziando le difficoltà riscontrate nel tentativo di esercitare il suo ruolo in modo partecipativo. “È stato molto difficile e formalmente impossibile” continue, riferendosi ai limiti legali che ha incontrato durante il suo mandato. Con la sua uscita, il seggio sarà ceduto a Martin Günther, un altro esponente del gruppo The Left, impegnato sui medesimi temi di giustizia economica e crisi climatica.

Una scelta di cuore

L’attivista ha ribadito che l’addio all’Europarlamento le permetterà di “ritornare alle cause dirette della crisi climatica”, un argomento che giudica cruciale e spesso oscurato dalla dinamica politica. “Il focus sulla politica partitica rischia di far perdere di vista la crisi ecologica e le sue soluzioni”, ha sottolineato, confermando la sua intenzione di dedicarsi completamente a questa causa.

Eletta con il partito Die Linke, la sinistra radicale tedesca, Rackete ha ringraziato i suoi sostenitori per la fiducia e ha ricordato che la sua candidatura era motivata dalla volontà di portare una visione eco-socialista al Parlamento europeo.

Chi è Carola Rackete

Nata nel 1988, Carola Rackete si è fatta conoscere mantenendo una forte postura umanitaria come comandante della Sea Watch, dove ha salvato centinaia di migranti nel Mediterraneo. Nel Parlamento europeo, ha lavorato nelle commissioni Ambiente, Economia e Agricoltura, affrontando temi cruciali come il clima e la giustizia sociale. “Era determinata a mettere in luce l’impatto negativo delle politiche migratorie europee e l’inazione climatica”, ha ricordato il gruppo The Left, esprimendo rammarico per la sua partenza.

Sfiducia a von der Leyen in arrivo

La notizia dell’uscita di Rackete giunge a poche ore da un altro evento importante nel Parlamento europeo: domani si voterà una mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La mozione, sostenuta principalmente dal gruppo Identità e Democrazia e da alcuni membri del gruppo Conservatori e Riformisti Europei, affronta accuse di scarsa trasparenza nella gestione delle trattative sui vaccini, definite nelle polemiche politiche come “Pfizergate”.

Malgrado le critiche, le forze predominanti del Parlamento (PPE, S&D, Renew Europe, Verdi) hanno annunciato che non voteranno a favore della sfiducia. “Perché la mozione passi, servirebbe una maggioranza dei due terzi, un risultato al momento improbabile”, sottolineano gli osservatori, rendendo questo voto un importante banco di prova per la credibilità dell’asse centrista.

In conclusione, la partenza di Carola Rackete segna non solo un cambiamento personale nella sua vita, ma anche un simbolo della battaglia continua per una maggiore consapevolezza e azione climatica all’interno e all’esterno delle istituzioni europee.