
Caso Almasri, le opposizioni chiedono conto a Nordio: “Informativa urgente, il question time non basta”
ROMA – “Nordio venga in Aula a riferire sul caso Almasri”. È quanto chiedono a gran voce le opposizioni al Senato, al termine di una conferenza dei capigruppo che ha visto al centro della discussione le recenti rivelazioni riguardanti il ministro della Giustizia.
Secondo indiscrezioni, il Guardasigilli avrebbe mentito sul fermo del generale libico rimpatriato dal governo italiano dopo l’arresto. “Il ministro ha mentito al Parlamento in modo chiaro e grave. Una persona seria si dovrebbe dimettere immediatamente”, ha dichiarato il capogruppo M5S, Stefanio Patuanelli. Nonostante la richiesta di dimissioni, le opposizioni dichiarano di voler iniziare con una richiesta di spiegazioni.
La conferenza ha riunito rappresentanti di tutti i gruppi di opposizione, uniti nella richiesta. “C’è una unitaria richiesta di tutti i gruppi di opposizione,” ha aggiunto Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico.
Question Time: Perché non è sufficiente?
Domani, il ministro Nordio è previsto in Aula per il question time, una sessione in cui le risposte sono solitamente brevi e vincolate da un tempo limitato. “Stiamo chiedendo che il ministro dia la disponibilità per un’informativa,” ha spiegato Boccia, sottolineando l’importanza di un chiarimento approfondito. “Le interrogazioni del question time sono già state depositate,” ha rimarcato, lasciando aperta la possibilità di ulteriori azioni se non ci saranno riscontri adeguati.
Giuseppe De Cristofaro, capogruppo di Avs, ha aggiunto con veemenza: “Qui siamo dinanzi a un fatto clamoroso, il ministro ha detto una balla clamorosa. Nella storia della Repubblica ci sono state dimissioni per molto meno.” Un’affermazione che evidenzia la gravità della situazione.
Un caso da chiarire
Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva, ha concluso il coro di lamentele: “Vogliamo costringere Nordio a dire la verità su quanto accaduto, e deve farlo con un’informativa incentrata solo sul caso Almasri.” Per le opposizioni, il question time non è il modo adeguato per trattare un argomento così delicato.
Con una pausa estiva all’orizzonte, l’attenzione resta alta sul futuro del ministro e sul destino delle sue dichiarazioni. Le opposizioni sembrano pronte a combattere per la trasparenza e l’integrità, ricercando risposte chiare su un tema che continua a sollevare interrogativi.