Milano sotto la pioggia: 2.000 stadi di San Siro colmi d’acqua | È davvero troppo o un falso allarme?

Milano: un giorno di pioggia equivale a 2.000 stadi di San Siro pieni

ROMA – L’impatto di un giorno di pioggia a Milano e provincia è sorprendente: si stima che il volume d’acqua caduto equivalga a 1.930 stadi di San Siro colmi d’acqua. Di questi, 1.621 ruscella, cioè non riescono a essere trattenuti dal terreno, rappresentando l’84% del totale delle precipitazioni. Questi dati allarmanti sono stati diffusi dal servizio Sviluppo sostenibile dell’area Ambiente e tutela del territorio della città metropolitana di Milano, che ha collaborato con la Fondazione Osservatorio meteorologico Milano Duomo ETS per il portale “Territori resilienti”.

Ogni anno, nella metropoli milanese si accumulano circa un miliardo e mezzo di metri cubi d’acqua. In un’estate tipica, una singola giornata di pioggia può portare circa 23.625.000 metri cubi, equivalenti a ben 9.450 piscine olimpioniche. Tuttavia, il dato più preoccupante è che oltre 19 milioni di metri cubi di questa acqua non vengono assorbiti dal terreno e defluiscono, aumentando il rischio di allagamenti e problemi di gestione delle acque.

Negli ultimi cento anni, il regime delle piogge è cambiato significativamente: un secolo fa, si registravano 95 giorni di pioggia all’anno, oggi solo 79. Questa diminuzione si traduce in una perdita media di un giorno di pioggia ogni sei anni. Nonostante ciò, la quantità totale di pioggia rimane simile, ma è distribuita in modo più intenso in periodi più brevi, aumentando il rischio di saturazione del terreno e riscellamento.

Importante è anche la variabilità geografica delle piogge: a nord della città metropolitana si registrano circa 1.200 mm di pioggia all’anno, mentre a sud si arriva a circa 710 mm. Questi dati evidenziano la necessità di un approccio più sostenibile nella gestione delle risorse idriche e del territorio, in special modo nelle aree più a rischio di deflusso.

Il metodo di calcolo del ruscellamento, adottato secondo il modello del Soil Conservation Service (CN-SCS) del Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti, permette di valutare la capacità del suolo di trattenere l’acqua. Con curve che variano da 30 a 100, si misura la permeabilità del terreno, dal più poroso all’iper-urbanizzato. Le zone di Milano e nord-est si attestano al livello più alto di generazione di deflusso, evidenziando urgentemente la necessità di soluzioni che puntino a migliorare la sostenibilità e la resilienza del territorio metropolitano.

Questi dati non solo delineano un quadro allarmante ma chiedono una riflessione urgente sulle politiche di gestione delle acque e sull’impatto delle variazioni climatiche sulla vita quotidiana milanese.