“Ho rivelato il mistero di Chiara Poggi | E ora tutti mi accusano di essere l’assassino!”

VIDEO | “Ho ucciso io Chiara Poggi”: il caso del criminologo-YouTuber Gianluca Spina

ROMA – Un clamore inaspettato si è sollevato attorno a Gianluca Spina, criminologo ed ex commissario di polizia, che ha recentemente affermato di aver mostrato fotografie di Chiara Poggi durante le sue masterclass su YouTube. “Ho mostrato nel corso delle mie masterclass le foto di Chiara Poggi e non un video, perché non esiste un video dell’autopsia, o comunque io non lo posseggo,” ha dichiarato, attirando l’attenzione per la sua controversa scelta di analizzare immagini tuttora delicate.

L’accusa e la difesa

Spina, titolare della Gianluca Spina Academy, ha guadagnato notorietà discutendo i casi più noti della cronaca italiana, con un focus particolare sul caso Garlasco. “Ho mostrato in forma privata e a pagamento, come si fa per una conferenza,” ha puntualizzato a sua discolpa, sottolineando che le immagini erano utilizzate per un’analisi criminologica. Tuttavia, le sue affermazioni hanno sollevato un’ondata di indignazione.

“Le foto costituiscono la prova che per 18 anni sono state raccontate menzogne,” ha ribadito, sfidando l’opinione pubblica a rivalutare la sentenza che ha condannato Alberto Stasi, considerato unico autore del delitto. Secondo Spina, le immagini dimostrerebbero che “ci sono più mani ad aver pestato, violato e seviziato quella ragazza.” La sua tesi mira a sollevare interrogativi sulla verità giudiziaria.

La polemica con i media e il Garante della privacy

Spina ha anche affrontato il tema delle possibili conseguenze legali delle sue dichiarazioni. “Provvedimenti del Garante a mio carico? Non mi risultano,” ha affermato, denunciando una presunta censura nei suoi confronti. Secondo lui, il Garante della privacy è stato strumentalizzato dalla stampa, in particolare dal Corriere della Sera e da Selvaggia Lucarelli. “Vi sembra normare che la stampa sappia il nome del destinatario del provvedimento e il diretto interessato no?” ha provocatoriamente chiesto.

Dopo la sua autodenuncia, Spina ha deciso di sospendere i link per l’acquisto delle sue masterclass sull’autopsia, nella speranza di chiarire la sua posizione legale.

Focus sull’esame del DNA di ‘ignoto 3’

Oggi, in un altro capitolo del caso Poggi, è atteso l’esito degli esami sul tampone orofaringeo, mai analizzato in 18 anni. Si spera di trovare un profilo genetico maschile “ignoto,” non riconducibile né a Alberto Stasi né ad Andrea Sempio, rendendo possibile l’ipotesi di un delitto a più mani. Tuttavia, il legale della famiglia Poggi avverte anche della possibilità di una contaminazione durante l’autopsia, complicando ulteriormente la questione.

In sintesi, il caso di Gianluca Spina riporta alla luce una vicenda ancora irrisolta e la battaglia per la verità prende forme nuove in un panorama mediatico sempre più controverso.