Condomini di Monteverde in difesa della bimba: “Non siamo un branco di soggetti pericolosi” | La tutela della minore è davvero nelle mani giuste?

Caso Monteverde: I condomini della bambina rispondono alle accuse

Roma, 14 luglio 2025 – La questione della piccola Stella, residente nel quartiere Monteverde, continua a sollevare preoccupazioni e dibattiti nella comunitĂ . A seguito dell’udienza del 11 luglio scorso, i condomini hanno deciso di prendere posizione, pubblicando una lettera aperta indirizzata alla tutrice del Tribunale di Roma. Nella missiva, il condominio si difende dalle etichette di “soggetti pericolosi” e si presenta come un gruppo unito e solidale, pronto a proteggere la bimba.

“Siamo una comunitĂ  civile, non un branco di soggetti pericolosi” – Questo è il messaggio centrale della lettera, che sottolinea la bontĂ  e la normalitĂ  degli abitanti del condominio. I firmatari si descrivono come professionisti, pensionati e familiari che osservano quotidianamente la vita di Stella e la sua relazione con la madre. L’accusa di creare disordini, portata avanti dalla tutrice, è stata respinta come infondata.

Un appello per il benessere di Stella

Le preoccupazioni dei condomini non si limitano all’auto-rappresentazione. “Temiamo che l’interesse della bambina non venga considerato”, affermano, esprimendo la loro inquietudine nei confronti dell’orientamento della tutela legale. La lettera sottolinea come la tutrice stia privilegiando le dichiarazioni del padre della bimba, che risulta essere in una situazione legale difficile, piuttosto che gli attestati di affetto e cura ricevuti da parte della madre e della comunitĂ .

Richiesta di alternative al prelievo forzato

I condomini insistono che il “bene di Stella è restare a casa sua” e che l’idea di trasferirla in una casa famiglia oltre a essere lacerante, è inadeguata. Proposto come un possibile rimedio, un soggiorno temporaneo in una nuova famiglia è descritto come una “follia”, dato che i bambini spesso restano per anni in tali situazioni. “Stella non è una cavia”, affermano, mettendo in evidenza il desiderio di proteggere l’integritĂ  emotiva della bambina.

Una comunitĂ  unita nella difesa della bimba

Il condominio si definisce come una “comunità rispettabile”, composta da medici, avvocati e numerosi professionisti. L’accusa di aver creato disordini in difesa della madre è respinta con fermezza. “Non possiamo essere tutti matti”, scrivono. La comunità fa quindi presente che è fondamentale ascoltare non solo la madre e la bambina, ma anche i pareri medici su altri aspetti della vita di Stella.

In chiusura, i condomini chiedono una profonda riflessione sulle decisioni da prendere, esprimendo la loro “indignazione e preoccupazione” di fronte alla possibilitĂ  di separare Stella dalla madre e dai suoi affetti. “Non fateci perdere fiducia nella giustizia,” concludono, sottolineando l’urgenza di garantire la stabilitĂ  e il benessere della piccola.