
Protesta di Maturandi: Il ‘No’ di Quattro Studenti alla Prova Orale di Maturità
ROMA – Una scelta coraggiosa e controversa: quattro studenti italiani hanno deciso di rifiutare di sostenere la prova orale di maturità, dando vita a una protesta che ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Tre di loro provengono dal Veneto, mentre uno è delle Marche. Scopriamo chi sono e quali motivazioni hanno spinto questo gesto audace.
Pamela, Gianmaria, Maddalena e un Nome Anonimo
Tra i protagonisti di questa provocatoria disobbedienza c’è Mariasole Tomassini, 19 anni, che ha completato il suo percorso al Liceo del Libro di Urbino, storicamente riconosciuto per la qualità della sua formazione. Nonostante avesse la possibilità di terminare la carriera liceale con un voto superiore, Mariasole ha deciso di sostenere la prova orale solo per ricevere un voto finale di 67 su 100. Questo perché, secondo la sua visione, il sistema educativo attuale trascura il lavoro svolto durante cinque anni.
A unirsi a lei, Gianmaria Favaretto del liceo scientifico Fermi di Padova e Maddalena Bianchi del liceo scientifico Galilei di Belluno. Infine, un compagno del liceo classico Canova di Treviso, la cui identità rimane riservata. Tutti insieme hanno rifiutato di permettere che le loro performance in tre prove finali oscurassero il percorso svolto.
Le Motivazioni Dietro il ‘No’
Le ragioni di questa scelta non sono puramente personali: “L’attuale sistema di valutazione dimentica il lavoro di cinque anni, dando la precedenza solo a tre prove,” ha dichiarato Mariasole, sottolineando l’importanza di un sistema che rifletta il valore reale degli studenti. La questione della condotta, in particolare per Mariasole, è stata un fattore decisivo: un voto di sette in condotta, a suo avviso ingiusto, ha rappresentato il colmo di un sistema che penalizza l’impegno attivo degli studenti.
Anche Gianmaria esprime il suo dissenso con ferma determinazione: “L’attuale meccanismo di valutazione non rispecchia le reali capacità degli studenti.” Maddalena, dal canto suo, lamenta che l’attenzione dei docenti sia sempre stata rivolta ai voti, piuttosto che alla scoperta della vera essenza della persona.
Contromisure Ministeriali in Arrivo
Questa protesta ha posto le basi per una reazione istituzionale. Il Ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara, ha già annunciato contromisure per affrontare tali situazioni in futuro. Chi rifiuterà di sostenere la prova orale, anche se già in possesso dei requisiti per superare l’esame, sarà bocciato. “Una risposta netta alla disobbedienza,” commentano alcuni esperti, auspicando che si crei un dibattito costruttivo sul modello educativo.
Con questa protesta, i quattro maturandi non solo rivendicano il proprio diritto a essere valutati in modo equo, ma sollevano anche interrogativi sull’intero sistema educativo italiano. Un gesto che, sebbene controverso, ha certamente acceso i riflettori su una questione fondamentale per il futuro della formazione nel nostro Paese.