Taglio shock delle risorse MSNA | L’allerta di ANCI Sicilia lascia i Comuni in balia della crisi!

Tagli alle Risorse per l’Accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati: ANCI Sicilia Lancia un Allerta

ANCI Sicilia esprime una profonda preoccupazione riguardo al drastico taglio delle risorse destinate al Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA). Questa situazione è stata messa in evidenza in una lettera indirizzata ai ministri competenti e datata 12 giugno 2025.

Le cifre in discussione sono allarmanti: oltre 190 milioni di euro non rimborsati per il biennio 2023/2024, con una stima di copertura ridotta al 35% dei costi totali che i comuni devono affrontare. Questa situazione rischia di compromettere gravemente la tenuta finanziaria di numerosi enti locali, i quali si trovano a dover garantire una funzione essenziale di tutela per i minori, senza essere responsabili delle dinamiche migratorie.

Negli ultimi anni, i comuni siciliani hanno mostrato un impegno significativo nell’accoglienza dei migranti e dei nuclei vulnerabili, operando attraverso il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), finanziato dallo Stato. Tuttavia, l’accoglienza dei MSNA si svolge in un contesto emergenziale e disorganico, senza alcun reale coinvolgimento dei Comuni.

“Appare incomprensibile come si possa pensare di trasferire quasi interamente sui Comuni il peso economico di un fenomeno migratorio a connotati internazionali”, dichiarano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia. I rappresentanti sottolineano che le amministrazioni locali non hanno alcun potere decisionale in merito alla prima accoglienza, che è regolamentata dallo Stato e, per la Sicilia, anche dalla Regione.

ANCI Sicilia evidenzia come la regione abbia storicamente avuto un ruolo centrale nell’accoglienza dei minori, rendendo ancor più preoccupante un eventuale taglio lineare delle risorse. “Qualsiasi riduzione dei fondi rischia di avere effetti devastanti sia sull’efficacia del sistema di tutela sia sull’equilibrio finanziario degli enti locali siciliani,” avvertono Amenta e Alvano.

In conclusione, ANCI Sicilia ribadisce che i Comuni hanno già dato il loro contributo nel contesto del SAI, ma non possono sostenere i costi della prima accoglienza dei MSNA. L’associazione chiede un intervento urgente e strutturale dallo Stato, per garantire una copertura integrale dei costi secondo il principio stabilito dall’art. 19, comma 3, del D.Lgs. 142/2015. L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati deve restare una responsabilità dello Stato, senza alcun onere a carico dei Comuni.