Sindacati militari in guerra | La vera battaglia per i diritti o un gioco di potere?

Sindacati Militari in Conflitto: “Si Ignorano i Veri Problemi”

Roma, 24 luglio 2025 – Un’accesa polemica si è aperta nel mondo dei sindacati militari italiani. Quattro sigle, Itamil, Usami Aeronautica, Silmm e Sum, hanno lanciato un duro attacco nei confronti di altre diciotto organizzazioni, accusandole di favorire una forma di “casta” che mira a rimanere ancorata a privilegi ingiustificati invece di affrontare le problematiche reali del personale delle Forze Armate.

“Un ricatto sotto mentite spoglie”

Nel comunicato congiunto, i quattro sindacati denunciano come le altre sigle abbiano fatto pressing sul Ministero della Difesa, minacciando di abbandonare i tavoli di contrattazione a meno che non vengano concesse loro riforme che, a loro dire, non avrebbero nulla a che fare con il miglioramento delle condizioni di lavoro. “Le loro richieste vertono solo su un benessere della casta sindacale,” si legge nel comunicato, puntando il dito su rivendicazioni come l’eleggibilità dei Comandanti di Corpo come dirigenti sindacali e trattamenti economici favorevoli per i distaccati sindacali.

“Rischiamo una restaurazione del vecchio Cocer”

L’accusa è chiara: si teme una restaurazione di un sistema sindacale obsoleto e corrotto, simile al precedente Consiglio Centrale di Rappresentanza del personale militare (Cocer). “Vogliamo dignità per chi ogni giorno indossa l’uniforme. E risposte concrete per chi ha giurato di servire lo Stato, non i sindacalisti.” questo è il messaggio di fondo dei sindacati dissidenti, che si oppongono a un modello in cui gli interessi individuali prevalgono su quelli collettivi.

“I veri problemi restano inascoltati”

A rendere ancora più critico il contesto, i sindacati evidenziano che le questioni cruciali per i militari, come il FESI (Fondo integrativo per il personale delle Forze Armate), la mancanza di alloggi e il blocco delle carriere, stanno per lo più rimanendo fuori dai tavoli di discussione. “I problemi veri del personale restano fuori dalla porta,” affermano, sottolineando come molti giovani decidano di abbandonare la carriera militare e come i veterani si trovino intrappolati in sistematiche difficoltà.

La battaglia per il futuro

Con il loro intervento, Itamil, Usami Aeronautica, Silmm e Sum intendono trarre un confine netto tra chi lotta per i diritti dei militari e chi invece persegue solo interessi privati. La loro appassionata denuncia vuole ridare voce a quei militari che da troppo tempo non vedono rappresentati i loro bisogni e aspirazioni.

“Il sindacato deve tornare a essere lo strumento di lotta e rappresentanza per tutti,” concludono, richiamando la necessità di un rinnovamento autentico che metta al centro il benessere degli uomini e delle donne in uniforme.