
Garlasco: Rivelazioni scottanti sull’autopsia di Chiara Poggi in Quarto Grado
26 luglio 2025 – BOLOGNA – La trasmissione televisiva Quarto Grado ha acceso nuovamente i riflettori sul caso di Chiara Poggi, la giovane assassinata a Garlasco nel 2007. Nella puntata di ieri, il programma ha mostrato foto inquietanti della sala autoptica dell’ospedale di Vigevano, sollevando domande cruciali sulla gestione dell’autopsia.
L’autopsia, condotta dal medico legale Marco Ballardini, è avvenuta il 16 agosto 2007. Le immagini diffuse da Quarto Grado ritraggono una sala autoptica in condizioni disastrose, con oggetti sparsi e un apparente disordine che solleva interrogativi sulle procedure adottate. Ballardini ha dichiarato: “A indagini finite, ne potremo riparlare.”
Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda il metodo di prelievo del campione biologico effettuato all’interno della bocca di Chiara. Invece di un tampone, come prescritto dalle linee guida, è stata utilizzata una garza, potenzialmente compromettere l’integrità del campione. Un esame condotto durante l’incidente probatorio ha rivelato la presenza di un Dna maschile sconosciuto, etichettato come “Ignoto 3”, ma l’ipotesi di contaminazione ha iniziato a circolare tra gli esperti.
Le domande si moltiplicano. Quante persone erano presenti in quella sala? Quale grado di accesso avevano al corpo di Chiara? Sono state rispettate le norme di sterilità e sicurezza durante l’autopsia?
Il clamore intorno a queste nuove rivelazioni riapre un capitolo oscuro di una vicenda che ha segnato l’immaginario collettivo italiano. Con ogni nuova informazione, la pressione su chi ha gestito queste indagini cresce, alimentando una ricerca di giustizia che dura da quasi due decenni.
Con le indagini ancora in corso, il dottor Ballardini ha scelto di mantenere il riserbo, promettendo di rilasciare ulteriori commenti solo dopo la chiusura dell’inchiesta. La questione della correttezza delle procedure autoptiche potrebbe rivelarsi un elemento chiave nel percorso verso la verità.
In conclusione, l’attenzione mediatica crescente attorno a questo caso non solo riesuma un dramma umano, ma solleva anche interrogativi sull’affidabilità delle procedure forensi nel sistema giuridico italiano. Restiamo in attesa di sviluppi futuri che potrebbero chiarire le ombre che avvolgono il caso di Chiara Poggi.