Intervenire ora prima che sia troppo tardi.
Intensificare l’operazione di pulizia dei tombini a Catania, con queste giornate di sole, prima dell’arrivo del maltempo invernale.
“Gli interventi finora effettuati non bastano assolutamente e non garantiscono la sicurezza della gente in caso di bomba d’acqua che, puntualmente ogni anno, colpisce Catania– afferma il presidente del comitato “CataniaNostra” Andrea Cardello- quello che è già successo in altre parti della Sicilia, come nel trapanese, è un monito che va preso con grande attenzione da parte dell’amministrazione. Credere oggi che il capoluogo etneo sia immune dal problema dell’acqua alta è semplicemente da folli. Non solo, oggi con l’emergenza rifiuti e le discariche ai bordi delle strade molti tombini sono otturati dalla spazzatura”.
A Catania viene convogliata l’acqua piovana proveniente dai paesi dell’hinterland etneo. “Ad aggravare ulteriormente, ci sono le segnalazioni dei cittadini che lamentano, in alcuni casi, il fatto che le caditoie siano danneggiate rappresentano un serio rischio alla viabilità cittadina”.