Il tornare della stagione delle piogge fa diventare i catanesi scettici: da un lato guardano preoccupati il cielo sempre più grigio ogni giorno che passa e dall’altro osservano a terra strade in condizioni pessime e caditoie otturate. Il mix letale che produce continui allagamenti a Catania è pronto: manca solo la scintilla dell’acquazzone.
In questo scenario, sono molti a lamentarsi e lanciare allarmi (con soluzione o meno). Tra questi vi è anche il comitato Romolo Murri che, a firma del presidente Vincenzo Parisi, dichiara: «Come volevasi dimostrare, sono bastate poche ore di pioggia per causare i primi grandi disagi alla mobilità di Catania. Una città che tra il traffico aumentato, con l’apertura delle scuole, e i tombini otturati si prepara a vivere l’ennesimo periodo di disagi e problemi. Il Comitato Romolo Murri chiede che l’emergenza sia affrontata adesso».
La nota del comitato continua: «Il problema degli allagamenti, ogni volta che si scatena un temporale, non lo scopriamo certo oggi. Il tempo ormai è cambiato, bisogna farsene una ragione, ma al contrario resta immutato l’immobilismo delle istituzioni competenti. Evidentemente l’esperienza degli anni precedenti non è servita assolutamente a nulla. Bisogna impedire che, durante il prossimo temporale, interi quartieri diventati enormi paludi con la gente costretta ad attraversare la strada nuotando. Le condizioni in cui si trova il sistema di caditoie e l’intero apparato per il deflusso delle acque piovane a Catania è stato ampiamente dimostrato. L’intera circonvallazione diventa un canale con le auto che sollevano grandi onde al loro passaggio e rendono i marciapiedi impraticabili».