L’attuazione del piano di stabilizzazioni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” si rafforza con ulteriori assunzioni a tempo indeterminato. Un’altra tranche di tredici dirigenti tra medici, biologi e farmacisti, impegnati finora con contratto a tempo determinato in varie discipline dell’Azienda, hanno così detto addio al precariato grazie ad una delibera del direttore generale Gaetano Sirna.
La nuova procedura, avviata con l’apposito avviso “finalizzato alla ricognizione del personale in possesso dei requisiti…”, questa volta è stata riservata ai professionisti che avessero maturato, al 30 giugno 2022, i tre anni di esperienza lavorativa a tempo determinato necessaria all’obiettivo della stabilizzazione, in particolare dal 1 luglio 2014. Dopo la scadenza dell’avviso a fine luglio, gli uffici hanno completato le pratiche in poche settimane, nel corso del mese di agosto, consentendo ai nuovi camici bianchi di prendere servizio nel nuovo ruolo già dall’1 settembre scorso, divisi nei due presidi aziendali, il Policlinico “Rodolico” e il San Marco.
Tra i 15 sanitari che hanno avanzato la propria domanda, 11 sono risultati idonei. Si tratta di specialisti in servizio in varie discipline: uno in Cardiologia, uno in Chirurgia Maxillo-facciale, uno in Radioterapia, due in Nefrologia, uno in Neurologia, uno in Ematologia, due in Microbiologia e Virologia e due in Farmacia ospedaliera. A loro, si sono uniti due dirigenti medici specializzati in Pediatria, in servizio sempre con incarico a termine i quali, pur essendo già in possesso dei requisiti ai fini della stabilizzazione, non avevano potuto beneficiarne in precedenza per carenza di posti nella dotazione organica aziendale.
Le ultime assunzioni a tempo indeterminato sono il frutto delle scelte operate dall’attuale direzione strategica, negli ultimi due anni, in perfetta coerenza con la rideterminazione della dotazione organica e il Piano triennale dei fabbisogni del personale aziendale. Tali determinazioni hanno portato ad effettuare centinaia di stabilizzazioni, tutte volte non solo a valorizzare le professionalità già acquisite nel tempo dall’azienda -che rappresentano un imperdibile patrimonio di risorse umane- ma soprattutto orientate a salvaguardare l’elevato standard di qualità raggiunto nei servizi offerti dalle strutture ospedaliere ad un’utenza sempre più esigente.