Pippo Baudo non è solo un conduttore | Scopri perché Fiorello chiede più di una semplice dedica!

Addio a Pippo Baudo, il Maestro della Televisione Italiana: Le Parole di Fiorello

ROMA – “Il dispiacere per la sua perdita non è quantificabile, qualsiasi cosa si possa dire su Pippo, lui era di più.” Con queste toccanti parole, Rosario Fiorello ha reso omaggio al leggendario Pippo Baudo, scomparso di recente. Fiorello ha partecipato alla camera ardente allestita presso il Teatro della Vittoria a Roma, dove amici, familiari e tanti fan si sono riuniti per dare l’ultimo saluto a un’icona della televisione italiana.

“Pippo era la televisione”, ha affermato Fiorello, sottolineando l’importanza che il conduttore ha avuto non solo nel panorama televisivo, ma anche nella cultura popolare italiana. “Lui ha tracciato un solco in cui tutti siamo andati dietro a fare quella televisione… reale, genuina, che lascia spazio all’umanità,” ha continuato, riflettendo su come Baudo abbia influito sulla formazione degli artisti e dei presentatori successivi.

Dopo aver trascorso un momento di preghiera al feretro, Fiorello è stato avvicinato dai giornalisti e ha condiviso memorie personali, sottolineando il legame speciale che lo univa a Baudo. “Per me, lui è sempre esistito. Ho visto sempre Pippo Baudo da bambino”, ha dichiarato, evocando il profondo rispetto che porta nei confronti del suo connazionale siciliano.

“Non sono io il suo erede”, ha affermato con fermezza, rifiutando l’idea di poter raccogliere la sua eredità. “La Rai gli deve moltissimo,” ha aggiunto, evidenziando il ruolo cruciale che Pippo Baudo ha avuto nella storia della televisione di stato.

Fiorello ha anche colto l’occasione per lanciare una provocazione in risposta a una proposta di Lino Banfi, che aveva suggerito di dedicare il Teatro delle Vittorie a Baudo. “Dovrebbero sostituire la statua del cavallo con quella di Pippo,” ha ironizzato, suggerendo che il tributo a Baudo dovrebbe andare oltre l’intitolazione di un teatro.

“Ora chi insegnerà ai giovani di oggi a fare la tv?”, si è chiesto Fiorello, lasciando un interrogativo aperto sulle future generazioni di artisti e presentatori. Con la scomparsa di Baudo, si chiude un capitolo fondamentale della storia della televisione italiana, lasciando un vuoto difficile da colmare.

L’eco delle parole di Fiorello non è solo un tributo a un grande uomo, ma una riflessione sul futuro dello spettacolo italiano, un mondo che, senza Pippo Baudo, apparirà inevitabilmente diverso.