Prelievo multiorgano all’ASP Palermo | Scopri perché questo atto ha cambiato le vite di tanti

Prelievo multiorgano all’Ospedale Cimino di Termini Imerese: una nuova speranza per molti

Palermo, 19 agosto 2025 – L’Ospedale Cimino di Termini Imerese ha recentemente segnato un’importante pietra miliare nella storia della salute siciliana con il suo primo prelievo multiorgano da un donatore in morte cerebrale. L’intervento, avvenuto a seguito di una grave emorragia spontanea, ha permesso di raccogliere organi vitali come reni, fegato e cornee, dando così la possibilità a diverse vite di continuare.

Il coordinatore locale dei prelievi d’organo dell’Asp di Palermo, Calogero Bellia, ha effettuato la comunicazione ufficiale alla Direzione sanitaria del Presidio, che ha prontamente convocato un collegio medico per avviare le procedure necessarie. Questo processo ha previsto un periodo di osservazione obbligatorio, garantendo la massima trasparenza e rispetto per il donatore e la sua famiglia.

Il dottor Antonino Levita, direttore sanitario dell’ASP di Palermo, ha espresso un profondo riconoscimento alla famiglia del donatore, sottolineando come l’atto di generosità, avvenuto in un momento di grande dolore, possa trasformarsi in un messaggio di speranza per altri pazienti in attesa di trapianto. “La donazione di organi è un gesto che non solo salva vite, ma che arricchisce la cultura della solidarietà all’interno della nostra comunità”, ha dichiarato Levita.

L’intervento è stato eseguito da un’equipe di chirurghi dell’Ismett, supportati dal personale dell’ospedale Cimino e dai professionisti dell’Arnas Civico di Palermo, testimonianza di un lavoro di squadra che ha reso possibile questo traguardo storico. Levita ha voluto esprimere il suo apprezzamento per l’elevata professionalità e lo spirito di integrazione multidisciplinare dimostrati in tutte le fasi del complesso intervento.

In conclusione, questo evento rappresenta non solo un avanzamento delle pratiche di donazione in Sicilia, ma anche un forte richiamo all’importanza della sensibilizzazione sulla donazione d’organi. La speranza è che il gesto della famiglia del donatore possa ispirare molti altri a considerare la donazione come un’opzione vitale e necessaria. In Sicilia, la cultura della solidarietà si traduce ora in un atto concreto di amore e altruismo.