È stata la signora Nella, nonna e milese doc, a tagliare ieri sera, in rappresentanza di tutta la comunità, il nastro che ha inaugurato, in piazza Belvedere a Milo, la statua bronzea a grandezza naturale dedicata a Franco Battiato e Lucio Dalla, di casa nel piccolo comune etneo. Centinaia le persone che, subito dopo, hanno preso letteralmente d’assalto l’opera per una foto ricordo vicino ai due artisti. Una serata all’insegna delle emozioni dopo un lavoro lungo un anno.
A realizzare l’opera (sul bozzetto disegnato da Gianfranco La Pira, medico e poliedrico artista) è stato lo scultore acese Placido Calì che ha seguito le lunghe e complesse fasi presso la Fonderia Nolana, officina artistica di Nola. L’artista Calì ha dichiarato: «È stato un viaggio stupendo, emozionante. Un viaggio che è durato un anno. Siamo partiti da un semplice disegno e siamo arrivati oggi qui, nella piazza principale di Milo. Per me è un onore riportare questi due artisti a Milo e poterli rivedere insieme ai milesi».
Nel corso della serata di presentazione è intervenuto anche Paolo Giansiracusa, critico e storico dell’arte, il quale ha dichiarato: «Anche due grandi artisti del nostro tempo come Franco Battiato e Lucio Dalla sono stati catturati dal clima, dalla vegetazione, dal silenzio e dalla musicalità di questi luoghi. Anche loro hanno subito quella che definirei la sindrome di Milo. Dalla è al pianoforte. Lui suonava il clarinetto, il sassofono ma il pianoforte era lo strumento musicale preferito. Ed è seduto. Battiato, invece, è all’in piedi, alto, longilineo, pensieroso. C’è Battiato che guarda Dalla e sembra che si parlino. Questa scultura non è celebrativa, non è stata sistemata in alto, perché non deve celebrare niente. Non è un monumento commemorativo perché non è circondato di lapidi. È un monumento della memoria. È un monumento vivo, interattivo, intorno al quale e dentro il quale voi potete entrare».