I Soldi Spicci riaccolti calorosamente a Etna Comics per “Un mondo tutto social” (INTERVISTA)

I Soldi Spicci riaccolti calorosamente a Etna Comics per “Un mondo tutto social” (INTERVISTA)

Il duo palermitano è l’emblema che la semplicità ripaga ma soprattutto che coraggio e caparbietà producono risultati (con una buona dose di esperienza). In una calda giornata catanese, prima dell’esibizione sul palco di Etna Comics, incontriamo i Soldi Spicci: Claudio Casisa e Annandrea Vitrano. Genuini come li si vede sugli schermi, il duo ci ha raccontato la loro nuova esperienza filmica, stavolta da registi, ma sempre con l’ironia che contraddistingue la coppia, unita sul lavoro e in amore. Disclaimer: quest’intervista dev’essere letta con ironia, con un tono scanzonato mai serioso e spesso scherzoso (o penserete che sono matti!).

Ritorno a Etna Comics. L’ultima volta è stata un’esperienza gradevole sia per noi che immagino per voi. Com’è stato, da palermitani, tornare nella parte orientale della Sicilia e soprattutto in un evento grande come Etna Comics, pura cultura pop?
Annandrea Vitrano: «Lo è stato sicuramente. Noi facciamo spesso spettacolo per esempio qua a Catania, quindi conosciamo benissimo il pubblico della Sicilia orientale, che ci accoglie come se fossimo a casa, però, ritornare qui a Etna Comics e soprattutto per il decimo anniversario, dopo quattro anni, per presentare il nostro nuovo film è un’emozione sempre bella. È come se fosse l’inizio di qualcosa che ci porta bene e quindi sempre un’energia bella e grande. Lo percepiamo. Siamo sicuri che ci porterà bene».
Claudio Casisa: «Poi devo dire che questa zona della Sicilia è meravigliosa, peccato l’arancino…peccato… però per il resto…. Guarda meraviglioso, peccato l’arancinO! Per il resto è tutto perfetto».

A proposito del film: “Un mondo tutto social”. Oltre qualche possibile anteprima, com’è stato questa volta essere dalla parte della regia? Quindi dall’altra parte della camera rispetto al primo film che è stato “diverso”, avendo meno responsabilità dovute a un ruolo differente?
C.C.: «Io ovviamente nemmeno lo dico, perché è abbastanza scontato, ma firmiamo la regia in due. Capirai benissimo chi è che ha diretto senza volere nessuna… Annandrea è stata la vera regista del film, in cui mi diceva “tu stai zitto in un angolo” …»
A.V.: «…sei un bugiardo! Non è vero, non è così».
C.C.: «Io ho vissuto, sono stato sottomesso un mese a questa donna però no, a parte gli scherzi, è stata una bella esperienza perché tutti i giorni dovevamo gestire cento persone di troupe e quindi attori e tutto convergeva su di noi. Insomma, dovevamo prendere decisioni, dovevamo avere i nervi saldi sia come registi che come attori. Ci davamo delle indicazioni a vicenda, cercavamo di dare delle indicazioni anche agli attori. È stata una bella esperienza, molto forte. Ci vestivamo da registi e ci spogliavamo da registi per diventare attori. Molto bello, molto molto intenso. Tu – Annandrea Ndr – vuoi dire qualcosa?»
A.V.: «No amore, sei stato bravissimo ma perché devo dire qualcosa…»
C.C.: «…Però guarda, posso dire che già abbiamo ricevuto chiamate da Spielberg, da James Cameron…» A.V.: «… Ma anche Sorrentino…»
C.C.: «…Anche lui, soprattutto Sorrentino. Non ha vinto l’oscar perché ha detto “No! I prossimi a vincere l’oscar devono essere i Soldi Spicci quindi io faccio un passo indietro”».

Parliamo del film: Un mondo tutto social. Come definireste il vostro rapporto con i social in questo momento? In cui il successo ormai è palese, conclamato? Sono sorte delle difficoltà? Com’è cambiato secondo voi il mondo dei social?
A.V.: «Allora, il nostro rapporto con i social è molto sereno perché diciamo pure che noi ci siamo cresciuti dentro, siamo cresciuti dentro l’evoluzione di questo mondo quindi non è qualcosa che ci sembra un punto di arrivo. Magari oggi vediamo molti ragazzini, molti giovani che pensano di diventare tiktoker, di voler fare gli influencer d’Instagram come mestiere di vita. Noi abbiamo sempre utilizzato i social come mezzo, uno dei tanti mezzi per poter dire la nostra. Così come ci esibiamo a teatro, così come scriviamo per il cinema, anche i social sono semplicemente un mezzo di espressione. Per noi è sicuramente un modo per esprimerci e ad arrivare a tantissima gente e credo che ci sia una distinzione ben precisa tra successo e popolarità. I social ti danno tanta popolarità e magari velocemente mentre il successo è quando fai veramente quello che ami, indipendentemente dal mezzo in cui lo fai. Quindi ecco, sono felice di pensare che siamo persone di successo perché facciamo quello che amiamo».

Però conoscendoti (Annandrea), magari vorresti fare un po’ più di teatro o qualcosa in più al riguardo?
A.V.: «Sai, oggi come oggi, ti dico che sono molto soddisfatta, molto contenta e appagata per quello che facciamo di…»
C.C.: «…Lei ha sempre cercato nella sua vita di, e lo tenta di fare comunque, avvicinarsi anche a un genere attoriale un po’ più drammatico ma per il momento l’unico a vivere un dramma sono io, perché vivo costantemente accanto a lei. Ci tengo a dirlo».
A.V.: «Mi ruba la scena in questo senso…»
C.C.: «… Il drammatico lo faccio io. Per ora il drammatico lo faccio io».

Almeno la vita di coppia va benissimo da quanto si può notare dalla vostra sinergia
A.V.: «Uuuu! Guarda proprio alla grande!» (Claudio ride fragorosamente).

L’ultima domanda è un po’ provocatoria…
C.C.: «…Attenzione!…»
….L’ultima volta avete fatto se non erro il provino di Zelig ma non eravate stati presi o comunque eravate stati posticipati. Avevate un po’ il “dente avvelenato”, soprattutto qualcuno dei due…
A.V.: «… vero, vero…»
C.C.: «…ma lui se l’è segnata proprio sta domanda! – Annandrea ride Ndr -. Non è stato Zelig ma è stato a Colorado, ovviamente avevamo 22 anni: sono passati dieci anni. Abbiamo fatto il provino per Zelig, abbiamo fatto Laboratori Zelig, poi siamo stati presi a Colorado e per un attimo ci hanno “parcheggiati”. Insomma, a noi questa cosa ci ha dato un po’ fastidio ma in realtà, col tempo, abbiamo capito che a volte le esperienze negative sono quelle che ti portano le cose più belle, però non esistono esperienze negative ma solo esperienze. Dopo quel “parcheggio”, che l’abbiamo visto e vissuto un po’ male, abbiamo iniziato a fare i video sui social e da lì siamo esplosi, quindi quella rabbia l’abbiamo concentrata in altro, però poi insomma, siamo tornati a Colorado, siamo tornati in ottimi rapporti, abbiamo fatto tanti film, abbiamo fatto il secondo film, tutto bene, tutto bene, tutto bene».

Questo lapsus “tanti film” è scappato perché già ce n’è un terzo in…
C.C.: «… No, no, no, no, no no…»
A.V.: «…Sì, dentro la nostra testa un terzo già comincia a esserci…»
C.C.: «… La speranza è quella di poterne fare il più possibile, chiaramente cercare di affermarsi nel mondo cinematografico sempre di più è un sogno, però insomma, per il momento siamo al secondo e ci godiamo questo secondo film».

Ringraziamo i Soldi Spicci per averci concesso l’intervista con la solita (e contagiosa) “irruenza”, simpatia, gentilezza e propositività che li contraddistingue. Auguriamo ad Annandrea Vitrano e Claudio Casisa il meglio per il nuovo film “Un mondo tutto social”, da registi oltre che attori, in uscita il 15 settembre 2022 al cinema.