Da un lato la generosità del cinquantenne, dall’altro la sinergia mista collaborazione tra le strutture sanitarie per dare una nuova speranza di vita a chi è in attesa di un trapianto. Si potrebbe sintetizzare così il prelievo multiorgano (fegato, reni e cornee) e di tessuti eseguito al Policlinico “G. Rodolico”.
Il prelievo multiorgano è stato effettuato su un uomo di cinquant’anni, deceduto a seguito di gravi danni cerebrali causati da anossia prolungata, che aveva generosamente espresso in vita la volontà di donare i propri organi. L’intervento è stato eseguito grazie a un perfetto lavoro di squadra tra l’équipe chirurgica dell’Ismett e i sanitari dell’Azienda Ospedaliero Universitaria diretta da Gaetano Sirna.
L’attività di accertamento di morte cerebrale è ripresa a ritmi più spediti da qualche settimana, a seguito dell’allentamento della “ospedalizzazione” dei pazienti colpiti dal Covid. Dall’inizio dell’anno questo è già il sesto accertamento di morte cerebrale in azienda. Già nel 2021 l’azienda ospedaliero universitaria etnea era stata inserita tra le strutture sanitarie siciliane più attive in questo campo.
Sono sempre di più i pazienti che manifestano la volontà di donare gli organi e questo consente di dare una speranza di vita ad una platea più vasta di persone malate e in attesa di trapianto. Importantissimo, per la evidente delicatezza delle operazioni, è anche l’impegno dei referenti delle attività di trapianto e della comunicazione messa a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, che ha consentito di aumentare il numero di donatori.