25 aprile, le parole istituzionali del governatore Musumeci: «Dovere di lavorare senza rancore»

25 aprile

L’intervento del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci riguardo l’anniversario della liberazione d’Italia verte su un doppio binario: da un lato una chiamata al dovere per ricompattare l’Italia, dall’altro lato il doveroso pensiero per il popolo ucraino.

In Sicilia questa giornata è di festa, senza alcun dubbio, ma rispetto al resto d’Italia, la liberazione è un ricordo dolceamaro poiché ingenui, impettiti e inconsapevoli americani ridiedero il potere alla mafia (con l’intento di cacciare senza scontri e fatica i soldati dell’Asse) e tuttora se ne pagano le conseguenze.

Oltre il dolceamaro ricordo, tra sostenitori e oppositori, il 25 aprile ha sicuramente cambiato le sorti dell’Italia e in particolare della politica, aprendo a nuovi e democratici orizzonti. Nell’anniversario della liberazione d’Italia, il governatore Musumeci ha dichiarato: «Riconsacrare come prioritari i valori della libertà e della democrazia, nella ricorrenza del 25 Aprile, significa anche impegnarsi a lavorare per una definitiva pacificazione nazionale. A quasi ottant’anni dalla fine della guerra abbiamo tutti il dovere di lavorare per una Italia più giusta, senza lasciare spazio all’odio ed al rancore. E rivolgere un commosso pensiero al popolo ucraino, vittima in queste settimane di una inaudita aggressione militare».