Bologna bloccata da studenti in protesta | Il governo Meloni sotto accusa per non ascoltare le nuove generazioni!

Protesta degli studenti a Bologna per la Palestina

BOLOGNA – Questa mattina, circa trecento studenti dei collettivi delle scuole superiori di Bologna hanno organizzato una manifestazione di protesta bloccando l’ingresso di diversi istituti con lucchetti e catene. L’iniziativa è stata orchestrata per esprimere solidarietà verso la Palestina e per contestare il recente piano di pace per Gaza proposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Gli studenti hanno preso parte a presidii colorati, utilizzando fumogeni e striscioni per evidenziare le loro richieste. “Blocchiamo tutto”, è stato il grido unificato di chi ha partecipato, non solo per manifestare contro il piano di pace, ma anche per chiedere le dimissioni del governo Meloni. A detta dei collettivi, il ddl 1627 sull’antisemitismo è percepito come un tentativo di “imbavagliare le mobilitazioni studentesche”.

Dopo i sit-in che hanno avuto luogo davanti alle scuole, i manifestanti hanno sfilato in corteo per le strade del centro di Bologna, causando un notevole ingorgo al traffico per diversi minuti. Hanno percorso i viali e via Irnerio, facendo sentire la propria voce nel cuore della città.

In alcuni istituti, come il Copernico, le scuole sono rimaste aperte e gli studenti che non hanno partecipato alla manifestazione hanno potuto entrare in aula. Al contrario, il Sabin ha comunicato che il giorno di blocco non sarà conteggiato come assenza, garantendo così che gli studenti possano esprimere liberamente le proprie opinioni senza penalizzazioni.

Questa mobilitazione è l’ennesima dimostrazione della fervente partecipazione degli studenti alle questioni di attualità, sottolineando l’importanza del dialogo e della protesta in un contesto educativo. La voce della gioventù si fa sentire con forza, evidenziando l’urgenza di temi quali la pace in Medio Oriente e la libertà di espressione in ambito scolastico.