Accordo tra Regione Siciliana e Svimez: una nuova era per la pianificazione economica nel territorio
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il direttore della Svimez, Luca Bianchi, hanno firmato un importante protocollo d’intesa mirato a rafforzare la capacità di pianificazione delle politiche regionali. Questo accordo, della durata di due anni, ha l’obiettivo di mettere a disposizione dell’amministrazione dati aggiornati e conoscenze scientifiche per orientare in modo più efficace le strategie di sviluppo territoriale.
Al centro dell’intesa si trova l’istituzione di un Osservatorio sulla competitività del sistema produttivo siciliano, il quale si occuperà di monitorare le dinamiche economiche locali e di analizzare gli effetti delle politiche commerciali internazionali, compresi i dazi statunitensi, sulle imprese regionali. In un contesto di crescente incertezza nei mercati globali, questa iniziativa si presenta come una risposta necessaria alle sfide economiche attuali.
La collaborazione si articolerà attorno a quattro assi principali: l’analisi dettagliata del contesto socio-economico siciliano in relazione alle tendenze del Mezzogiorno; l’aggiornamento continuo dei dati per la redazione del Documento di economia e finanza regionale (Defr); lo sviluppo di strumenti di valutazione d’impatto tramite il modello econometrico regionale N-Mods; e l’accrescimento delle capacità analitiche dell’amministrazione nella lettura dei fabbisogni territoriali.
Grazie alla propria esperienza, la Svimez offrirà alla Regione una serie storica di conti economici regionali autonomi che coprono il periodo dal 1995 al 2024. Inoltre, l’ente potrà avvalersi della competenza acquisita in collaborazioni con prestigiose istituzioni come l’Ocse e la Commissione Europea.
Questa intesa rappresenta un passo significativo verso una programmazione regionale basata su evidenze scientifiche e strumenti quantitativi di ultima generazione. Con l’impegno congiunto della Regione Siciliana e della Svimez, si delinea un futuro in cui le politiche di sviluppo possono essere più razionali e sostenibili, in grado di rispondere meglio alle necessità del territorio.