Blitz Pro Pal contro Fiano all’Università Ca’ Foscari: “Fuori i Sionisti dalle Università”
VENEZIA – Un episodio controverso ha fatto discutere l’opinione pubblica e le istituzioni oggi all’Università Ca’ Foscari, dove Emanuele Fiano, ex deputato del Partito Democratico e presidente di Sinistra per Israele, è stato oggetto di un blitz da parte del Fronte della Gioventù Comunista di Venezia. “Impedire a una persona di parlare è fascismo,” ha dichiarato Fiano, facendo un tragico parallelismo con l’epoca del fascismo, ricordando come, nel 1938, suo padre Nedo fosse stato espulso da un luogo di studio per la sua identità ebraica.
Il dibattito, incentrato su temi di pace tra israeliani e palestinesi, è stato interrotto da cori organizzati dal gruppo di attivisti, che hanno chiesto di “far fuori i sionisti dalle università.” È una provocazione che ha suscitato vivaci reazioni nel panorama politico e accademico, mettendo in luce il crescente clima di tensione e intolleranza nei luoghi di educazione superiore.
“In questo clima di repressione, è necessario opporsi a chi critica il movimento pacifista e il diritto dei palestinesi,” hanno affermato gli attivisti del Fronte della Gioventù Comunista. Secondo loro, il pacifismo di Fiano sarebbe una maschera per negare il diritto alla libertà del popolo palestinese.
La reazione a questo evento non si è fatta attendere, generando messaggi di solidarietà bipartisan per Fiano. Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha definito quanto accaduto “un attacco alla libertà accademica”. “Le università devono tornare a essere luoghi di confronto,” ha affermato, esprimendo preoccupazione per la crescente intolleranza.
Anche altri rappresentanti politici, come il presidente del Senato Ignazio La Russa e Carlo Calenda di Azione, hanno commentato l’accaduto. La Russa ha invitato a “essere più onesti” nel dibattere delle etichette che vengono utilizzate, suggerendo di non sovrapporre le attuali ideologie a quelle fasciste.
Calenda, invece, ha condannato la prevaricazione nei confronti di Fiano, etichettando l’episodio come “inaccettabile” per la democrazia e la libertà di espressione.
Francesco Verducci e Peppe Provenzano, entrambi del PD, hanno espresso analoghe posizioni di solidarietà, sottolineando che “in democrazia il confronto deve essere sempre legittimo” e che atti di intolleranza come questo non appartengono a una società civile.
L’episodio di Ca’ Foscari riporta alla luce le difficoltà di affrontare questioni delicate come il conflitto israelo-palestinese in contesti accademici, dove il dialogo e il dibattito dovrebbero essere l’arma principale per la promozione della pace e della comprensione reciproca. Tuttavia, il fatto che tali eventi possano degenerare in situazioni di prevaricazione e silenziamento solleva interrogativi sul futuro di queste istituzioni in un clima di crescente polarizzazione e intolleranza.