L’idea di uno “spazzino” privato rimanda ad altri tempi, secoli o epoche scorse invece è l’attualità per i residenti di una zona centrale di Catania come quella sita tra via Dalmazia e via Milano. Un foglio A4 con una scrittura chiara ed incisiva è apparso in zona e ha fatto il giro dei social network (anche nelle bacheche di qualche consigliere che, forse, dimentica d’essere parte dell’Amministrazione e dunque con potere diretto d’azione e segnalazione).
Nel dettaglio, il foglio affisso in via Dalmazia e via Milano accusa l’Amministrazione comunale di una presunta mancanza di pulizia delle strade facendo scattare una colletta tra residenti, con l’intento di mantenere un minimo decoro nelle strade, “assumendo” un individuo che diverrà l’operatore ecologico aggiunto del Comune (ma pagato dai residenti).
Il foglio-appello dei residenti è intitolato “Mancanza di pulizia delle strade” e vi è scritto: «Cari vicini, considerato che non possiamo fare affidamento sull’Amministrazione Comunale per la pulizia delle strade e preso atto delle terribili condizioni di pulizia e degrado, si sta tentando di organizzare autonomamente i residenti della zona via Dalmazia via Milano per far fronte alla ormai insostenibile situazione. Per tale motivo presso il bar di via Milano si è dato avvio a una raccolta fondi pari ad euro 1 a settimana per famiglia, al fine di poter incaricare una persona privatamente che garantirebbe la pulizia, due volte a settimana, delle strade dell’isolato».
L’emergenza rifiuti a Catania sembrerebbe essere un’ombra perpetua pronta a inghiottire la città. È innegabile l’attuale situazione di disagio relativo al binomio rifiuti-Catania ma è altrettanto innegabile che se da una parte può esserci inefficienza nella pulizia comunale dall’altra vi sono centinaia d’incivili dediti a gettare i rifiuti ovunque e senza alcuna morale. Parafrasando le parole di chiusura della nota dei residenti, rispettare la propria città è “un impegno modesto per garantire pulizia e decoro”.