Continua l’acceso dibattito sulla guerra in Ucraina tenuto sui social e sui media da personaggi famosi, che ogni giorno esprimono la loro opinione in merito.
E tra i tanti interventi, non poteva mancare quello del noto giornalista catanese Giampiero Mughini, che ancora una volta si è distinto dai suoi colleghi, focalizzando l’attenzione sulla Russia piuttosto che sull’Ucraina.
A suo dire, infatti “noi dobbiamo vivere con la Russia, non contro la Russia. L’unica prospettiva è quella di un compromesso tra le parti”. E in questo modo non puntare il dito, ma riflettere sulla condizione che anche i cittadini russi sono costretti a vivere in questo momento.
Facendo riferimento al caso del direttore d’orchestra Valery Gergiev estromesso dal suo incarico alla filarmonica di Monaco ed escluso dal calendario concertistico della Scala, Mughini non ritiene “giusto che si chieda a un cittadino russo, sia esso un musicista o una soprano o un atleta di rilievo, una condanna aperta della politica del suo Paese”, convinto che “vogliano cancellare tutto ciò che abbia a che fare con la Russia. A partire dalla cultura”.
Si tratta di “vere e proprie umiliazioni, che travalicano il il limite liberale” che inducono a condannare la guerra in quanto tale, ma che non devono far pensare che “questo conflitto debba finire con un’umiliazione di Putin, quanto piuttosto di trovare un compromesso tra le parti”.